Cosa vedere sul Lago di Ledro in Trentino

lago di ledro

Il Lago di Ledro è un piccolo lago che si trova in Trentino Alto Adige a pochi chilometri dalla porzione settentrionale del Lago di Garda (Molina di Ledro e Riva del Garda distano solo 14 km). Il Lago di Ledro ha una circonferenza di 10 km e domina tutta la Valle di Ledro: è una meta ideale per un rilassante weekend fuoriporta in qualsiasi periodo dell'anno o per una settimana di vacanza nei mesi estivi. Tante sono le attività e le esperienze da vedere sul Lago di Ledro: in questo articolo vi parlo di cosa vedere sul Lago di Ledro.

Il Lago di Ledro si trova ad una altezza di 655 metri, immerso nella natura della Valle di Ledro, ha una superficie di poco più di 2 km² e una profondità massima di 48 metri. Nel lago è possibile la balneazione, ecco perchè nel periodo estivo diventa un'ottima meta per le vacanze in famiglia. Il Lago di Ledro offre attività di ogni tipo: nei mesi estivi è possibile praticare diversi sport acquatici come sup, kayak o canoa, sono presenti tanti sentieri di trekking o percorsi ciclopedonali mappati adatti ad adulti e bambini, sono disponibili molti parchi nella natura come Ledro Land Art e alcuni musei come il Museo delle Palafitte, il Museo Farmaceutico Foletto o il Parco Museo Bezzecca 1866 improntato agli avvenimenti storici del passato. In questo articolo ho pensato di darvi tanti consigli su cosa vedere sul Lago di Ledro.

Siamo stati sul Lago di Ledro a maggio del 2021: durante il nostro weekend sul Lago di Ledro abbiamo dormito a pochi metri dalle rive in un glamping a Molina di Ledro chiamato Best Ledro Camping. Offre diverse tipologie di alloggi come tende safari, lodge in legno e una tenda palafitta. Per vedere alcune foto del glamping, cliccate Best Ledro Camping.

 lago di ledro

Nella mappa qui sotto ↓ sono riassunte tutti i principali luoghi che vi consiglio di vedere sul Lago di Ledro, dislocati nelle diverse località della Valle di Ledro. Vi ricordo inoltre che a Pieve di Ledro e a Molina di Ledro sono presenti due centri di informazione turistica indicati come info point dovete potrete ritirare brochure e depliant, prenotare esperienze e chiedere informazioni.

Ecco un elenco di cosa vedere sul Lago di Ledro:

 Mappa lago di Ledro
(cliccando sull'immagine avrete le geolocalizzazioni di tutti i punti con google maps)

MENU'

  1. MUSEO DELLE PALAFITTE
  2. MADONNINA DI BESTA
  3. LEDRO LAND ART
  4. SENTIERO NATURALISTICO VAL CONCEI
  5. MUSEO STORICO GARIBALDINO
  6. BIRRIFICIO ARTIGIANALE LEDER
  7. MUSEO FARMACEUTICO FOLETTO
  8. CASCATA GORG D'ABISS

 

1. MUSEO DELLE PALAFITTE (MOLINA DI LEDRO)

Il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro è una sezione del MUSE: si trova a Molina di Ledro sulla sponda orientale del Lago di Ledro. Il museo è stato completamente rinnovato nel 2019 e permette di conoscere la vita quotidiana dell'età del Bronzo tra ricostruzioni e resti originali di un villaggio palafitticolo. Ha un valore storico e culturale davvero notevole tanto che nel 2011 il sito palafitticolo di Ledro, insieme ad altri 110 siti dell'arco alpino, è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. I resti delle palafitte del Lago di Ledro risalenti all'età del Bronzo furono rinvenuti per puro caso nel 1929, quando il livello del lago subì un abbassamento temporaneo per la costruzione di una centrale idroelettrica a Riva del Garda (tuttora in funzione). In quella occasione vennero fatte esplodere delle mine per aprire il collegamento con la centrale: fu proprio Gabriele d'Annunzio a schiacciare il tasto che innescò l'esplosione.

museo delle palafitte lago di ledro

museo delle palafitte lago di ledro

Questo portò alla luce una distesa di oltre diecimila pali in larice, una preziosa testimonianza di una delle più grandi stazioni preistoriche scoperte fino ad allora. Attorno al resti del sito palafitticolo vennero trovati tantissimi oggetti, tazzine in pietra e ceramica, teschi, manufatti e anche collane in ambra e punte di bronzo che sono conservati nelle sale interne del Museo delle Palafitte. Nella parte esterna invece sono state ricostruite delle riproduzioni delle palafitte realizzate in legno con i tetti di cannette, molto fedeli a quelle presenti all'epoca dell'età del Bronzo: ne sono un esempio la capanna dello sciamano o quella dell'artigianato.

museo delle palafitte lago di ledro

Il Museo delle Palafitte di Ledro è aperto da marzo a novembre dal mercoledì alla domenica dalle h 9.00 alle h 17.00 (il sabato e la domenica è obbligatoria la prenotazione per contingentare al meglio gli ingressi). Il costo del biglietto intero è di 4,50 €, ridotto a 3,50 €. Nei mesi estivi il Museo si anima con un ricco calendario di eventi per adulti e bambini come laboratori di archeologia imitativa, visite guidate, attività didattiche ed feste in costume. Tante sono le proposte educative e didattiche sia teoriche che pratiche che il Museo delle Palafitte offre alle scuole. Vi invito a consultare il sito web www.palafitteledro.it per conoscere maggiori informazioni e per restare aggiornati sugli eventi in programma.

museo delle palafitte lago di ledro

museo delle palafitte lago di ledro

 

2. TREKKING MADONNINA DI BESTA (LEDRO)

Il Lago di Ledro è uno dei più puliti in Italia: offre dei colori e delle sfumature meravigliose, diverse a seconda della stagione. La soluzione migliore per poterlo ammirare in tutto il suo splendore è sicuramente dall'alto, raggiungendo la balconata panoramica presente in prossimità della Madonnina di Besta. Da qui si gode una vista strepitosa sul Lago di Ledro e su tutta la Valle di Ledro. Il sentiero di trekking per raggiungere la Madonnina di Besta parte dalle rive del Lago di Ledro in prossimità di Molina di Ledro. Per comodità è possibile lasciare l'automobile al Museo delle Palafitte. Occorre imboccare via dei Colli e seguire le indicazioni per la Madonnina di Besta. Il primo tratto in salita è su strada asfaltata in quanto costeggia fattorie e case, poi ci si immerge nel bosco con un sentiero sassoso. Il sentiero si tinge di viola e lilla perchè si è circondati da arbusti di erica e altri fiori.

madonnina di besta

Vi consiglio di indossare delle scarpe/scarponcini da trekking (vi consigliamo queste scarpe che usiamo anche noi: Garmont e Salomon) perchè il dislivello da percorrere è di circa 200 metri in salita. In circa 40 minuti si raggiunge la Madonnina di Besta, una piccola statua bianca che domina sulla Valle di Ledro. Da lassù il panorama è incantevole, una vista di grande effetto che spazia su tutto il Lago di Ledro. Una sosta è d'obbligo, non credete? Noi abbiamo percorso il sentiero in andata e in ritorno. In alternativa è possibile seguire le indicazioni per il Giro della Madonnina di Besta, un giro ad anello che sale alla statua per poi scendere di nuovo sul lago all'altezza di Mezzolago. Per il giro completo sono necessarie circa 3 h in quanto la lunghezza è di 8 km con un dislivello di 400 metri.

madonnina di besta lago di ledro

madonnina di besta lago di ledro

 

3. LEDRO LAND ART (PUR)

Nella pineta di Pur, a pochi passi dalle rive del Lago di Ledro, si trova Ledro Land Art, una tappa imperdibile della Valle di Ledro pensata per gli adulti ma soprattutto per i bambini. Ledro Land Art è un percorso artistico iniziato nel 2012 dal Comune di Ledro con l'obiettivo di valorizzare il territorio e l'arte: in questo parco infatti la natura e la creatività artistica convivono in modo armonioso. Lungo un sentiero immerso in una pineta che costeggia il torrente Assat fino a Malga Cita, sono state installate da diversi artisti una serie di opere che si mimetizzano con il paesaggio circostante e si inseriscono in esso in modo del tutto ecosostenibile. Per la realizzazione di queste opere infatti, gli artisti hanno prima studiato la morfologia e le caratteristiche storico-ambientali del territorio per poi utilizzare materiali semplici come legno, sassi, granito, paglia e ferro.

ledro land art

Sul sito di Ledro Land Art www.ledrolandart.eu è presente una mappa del percorso con tutte le opere presenti. La cosa bella è passeggiare in mezzo alla natura andando "a caccia" di opere: si mimetizzano molto bene con la natura circostante e a volte diventa difficile scovarle finchè non ce le si ritrova davanti. Ogni opera è provvista di targhetta identificativa con nome dell'opera, nome dell'artista e descrizione. Sempre sul sito di Ledro Land Art è possibile inoltre conoscere il calendario degli eventi organizzati in collaborazione con il Comune di Ledro e l'ente del Turismo della Valle di Ledro. Il percorso lungo Ledro Land Art è semplice e pianeggiante. Vi consiglio di indossare scarpe comode e di non portare con noi passeggini o carrozzine perchè sono presenti radici e rocce. Il percorso è lungo 1 km e comprende circa 30 opere alcune sul sentiero principale e altre lungo sentieri secondari. Sono presenti due aree parcheggio all'inizio e alla fine del percorso in terra battuta ed erba. Nella prima area più vicina al lago è presente una zona picnic con panchine e tavoli e un totem informativo con la mappa del percorso.

ledro land art

ledro land art

Diverse sono le installazioni di Ledro Land Art che ci sono piaciute. Prime fra tutte "La scimmia" di Franz Avancini, immensa ed affascinante anche se lo sguardo appare piuttosto minaccioso. É realizzata di legno e paglia ed è aggrappata ad un albero con una mano mentre l'altra poggia sul terreno aperta: questo vuole trasmettere accoglienza nei confronti del visitatore e al tempo stesso invitare alla tutela della natura circostante. Altre opere molto belle sono "Il Vecchio e il Bambino" con la quale Giovanni Bailoni affronta il tema della vita, il "Violino" di Matteo Boato, "Cow show", un gruppo di mucche realizzate in sasso e ferro, e infine "Sign O' The Times" realizzata nel 2020 da Matteo Cretti. Quest'ultima opera rappresenta un gallo e quattro galline di grandi dimensioni come simbolo dei tempi che cambiano e delle tradizioni che stanno scomparendo: è sempre più raro vedere polli che razzolano liberi nei cortili mentre sono molti gli allevamenti intensivi di grandi dimensioni.

ledro land art

ledro land art

 

4. SENTIERO NATURALISTICO VAL CONCEI

La Val Concei è un altro polmone verde della Valle di Ledro grazie alle fitte foreste che la ricoprono; comprende gli abitati di Locca, Enguiso e Lenzumo. L'accesso alla Val Concei non è molto lontano dalle rive del Lago di Ledro. La zona è ricca di sentieri e percorsi per escursioni a piedi o in mountain bike. In modo particolare vi segnalo il sentiero naturalistico di Fondovalle: la partenza del percorso è a Lenzumo in località Ciuco ma volendo è possibile partire anche più avanti a Palò se si riescono a trovare parcheggi per le automobili. Si tratta infatti di paesini piccoli e immersi nella natura dove non sono predisposte grosse aree parcheggio. Il sentiero procede regalando paesaggi incantevoli dominati da casette di montagna, masi e fienili per poi addentrarsi nel bosco lungo il torrente Assat: non mancano ponticelli in legno, piccole cascate e il profumo del bosco regna sovrano. Da Lenzumo in meno di 2 h di passeggiata tranquilla si raggiunge lo Chalet Rifugio Al Faggio a quota 964 metri. Il nome del rifugio è legato alla presenza di un faggio secolare ubicato dietro ad esso: è alto circa 30 metri, ha un diametro di 150 cm e ha più di 250 anni! Vi consiglio di fermarvi allo chalet per il pranzo perchè nel menù troverete piatti tipici della cucina ledrense preparati in porzioni abbondanti: ne sono un esempio il gulash con la polenta di patate, gli gnocchetti verdi alla Trentina o i canederli. Il modo migliore per ricaricare le energie dopo la passeggiata!

val concei lago di ledro

val concei lago di ledro

Davanti al Rifugio Al Faggio si trova una bellissima pineta con diverse aree picnic con tavolini e panche! Con un pò di fortuna potrete adocchiare la fauna selvatica come volpi, cervi, caprioli, lepri; ci hanno detto che è persino stato più volte avvistato l'orso bruno (un cartello all'ingresso del Rifugio lo segnala, ma non allarmatevi perchè gli orsi si mantengono sempre a debita distanza se non disturbati o minacciati). La pineta sorge sulle rive del torrente Assat e ospita tante sculture di legno. Sono state realizzate nel 2018 dagli scultori di Leder Legn per un seminario, ispirandosi alla leggenda della Fata Gavardina. Il bosco si è così trasformato in una foresta incantata dove è possibile passeggiare tra gnomi, fate, stregoni e animali di legno. Avete riconosciuto la Fata Gavardina? All'imbocco della pineta troverete un totem che racconta la sua storia!

val concei

 

5. MUSEO STORICO GARIBALDINO (BEZZECCA)

Bezzecca è un altro comune della Valle di Ledro che merita una visita; in passato è stato protagonista di eventi storici importanti a livello nazionale. A Bezzecca ha avuto luogo la storica battaglia tra Garibaldini e Austriaci il 21 luglio 1866 durante la Terza Guerra d'Indipendenza. Da questo comune della Valle di Ledro, Garibaldi inviò il celebre telegramma "Obbedisco" il 9 agosto 1866 in risposta all'ordine di Vittorio Emanuele II di abbandonare il Trentino. La memoria di questi eventi è tuttora vivida tanto che tutto il paese la conserva nei nomi di strade, piazze ed edifici, oltre che nei segni dei bombardamenti ancora visibili sui muri di alcune abitazioni. Tuttavia gli eventi storici di Bezzecca non si fermano alle guerre d'indipendenza ma anche nel corso della Prima guerra mondiale la Valle di Ledro si trasformò nuovamente in un campo di battaglia. Ancora oggi si possono visitare le trincee realizzate nel corso della guerra. Dopo la fine del conflitto, la Chiesa del Colle di Santo Stefano di Bezzecca accolse i caduti del 1866 e quelli della Grande Guerra, diventando così Monumento Ossario. L'Ossario è aperto al pubblico e raggiungibile a piedi attraverso un percorso proprio nei camminamenti e nelle trincee.

bezzecca

Nel corso degli anni presso la Chiesa del Colle Santo Stefano sono stati raccolti numerosi cimeli e reperti storici delle guerre, poi trasferiti e sistemati in un museo dedicato nel centro di Bezzecca. Nel 2004 è stato costituito il Parco Museo Bezzecca 1866 come sezione del Museo storico in Trento: esso comprende l'Ossario, la Chiesa del Colle Santo Stefano e il Museo Garibaldino e della Grande Guerra di Bezzecca. Nelle sale del museo si possono consultare pubblicazioni su Garibaldi, si possono trovare mappe, fucili e divise garibaldine, cimeli della Prima Guerra Mondiale e testimonianze dell'esodo della popolazione ledrense in Boemia. Il museo, aperto da giugno a settembre dal mercoledì alla domenica con orari 10-13 e 14-19, è il punto di partenza di un itinerario storico-culturale che conduce al vicino parco del Colle di Santo Stefano, alla Chiesa, all'Ossario militare e alle trincee. È possibile prenotare una visita guidata per gruppi oppure noleggiare un audioguida che accompagna nel percorso sui luoghi teatro delle battaglie.​ Durante il periodo scolastico, vengono effettuate visite guidate didattiche al Museo e al Colle Santo Stefano. Il 21 luglio di ogni anno viene organizzata la commemorazione della battaglia del 1866, con mostre, rievocazioni storiche e manifestazioni.

bezzecca

bezzecca

Tra i personaggi famosi che hanno vissuto a Bezzecca occorre ricordare il noto gigante Bernardo Gigli detto anche “el Popo”. Egli fece molto parlare di sè alla fine del XVII secolo e, al contrario dei tipici giganti della mitologia, lui fu un uomo buono ed intelligente. In età adulta raggiunse l’altezza di 8 piedi e due pollici, circa 2 metri e 60 centimetri. Stupiva i suoi concittadini caricandosi carri di fieno sulle spalle! All'età di 20 anni conobbe il famoso giramondo Giambattista Perghem da Nomi e partì così in tournée per stupire nobili e sovrani di tutto il mondo. I suoi resti sono stati deposti nel cimitero di Bezzecca e una mostra permanente è a lui dedicata nell'atrio del Municipio.

museo garibaldino

 

6. BIRRIFICIO ARTIGIANALE LEDER (PIEVE DI LEDRO)

Per gli amanti della birra, dovete sapere che sul Lago di Ledro, nel paesino di Pieve di Ledro, si trova il birrificio artigianale Leder. Il birrificio è aperto dal 2015 e nasce da un hobby che poi si è trasformato in una grande passione: l'homebrewing, l'arte e il piacere di fare la birra a casa. Il protagonista è il giovane mastro birraio Fabrizio che ha portato avanti i suoi studi dell'arte birraia in Boemia grazie al gemellaggio tra la Valle di Ledro e la Repubblica Ceca. Il legame tra queste due regioni si è sviluppato nel corso della Prima Guerra Mondiale: il 24 maggio 1915 l'Italia entrò in guerra. Il giorno seguente la Valle di Ledro facente parte dell'Impero Austroungarico fu evacuata e la popolazione venne trasferita in Boemia; gli uomini vennero chiamati a combattere, mentre anziani, donne e bambini rimasero per quasi 4 anni ospitati presso le famiglie ceche dove prestavano aiuto nella coltivazione dei campi di patate, cereali e luppolo. Negli anni trascorsi in Boemia, le donne impararono le ricette della cucina locale tra cui la preparazione in casa della birra. Così al rientro in patria alla fine della guerra, le donne ledrensi cominciarono a produrre birra artigianale coltivando i cereali e utilizzando il luppolo selvatico raccolto lungo i torrenti della Valle di Ledro. Il birrificio Leder ha deciso di ripristinare questa tradizione producendo diverse tipologie di birra, per soddisfare tutti i gusti. Le birre sono prodotte utilizzando acqua pura di sorgente alpina e si ispirano alla tradizione delle birre ceche. Nessuna birra è filtrata o pastorizzata.

birrificio leder lago di ledro

birrificio leder lago di ledro

La birra prodotta al birrificio artigianale Leder è diventata l'emblema di tutta la Valle di Ledro. Noi abbiamo apprezzato molto anche il logo creato da Fabrizio che rappresenta un viso stilizzato di un uomo con bombetta, la cui barba è sostituita da un luppolo! Mica male non credete? Un marchio davvero unico e d'impatto, sicuramente ci è rimasto in testa! Presso il birrificio è possibile assaggiare le birre prodotte da Fabrizio. Per le degustazioni è richiesta la prenotazione. Vi lascio il sito web del birrificio Leder www.birrificioleder.it al quale troverete tutte le informazioni di contatto.

birrificio leder lago di ledro

birrificio leder lago di ledro

Tra le proposte del birrificio artigianale Leder troverete birre tradizionali di stampo ceco o tedesco disponibili tutto l'anno, delle birre invernali che rimandano ai profumi tipici del Natale e anche un amaro al Luppolo nato dall'infusione di luppolo essiccato miscelato con infusioni amare bilanciate di china, genziana, rabarbaro, arance del Lago di Garda, con aggiunta di liquirizia e coriandolo. Tra le birre degustate ci sono piaciute molto la Birra Ginevra una Bohemians Pils, una birra chiara dal colore paglierino realizzata con il rinomato luppolo "Saaz" dell'omonima città della Boemia occidentale, e la Honey Ale, una birra invernale con miele e zenzero.

birrificio leder lago di ledro

 

7. MUSEO FARMACEUTICO FOLETTO (PIEVE DI LEDRO)

Il Museo Farmaceutico Foletto di Pieve di Ledro è un piccolo ma ricco museo che conserva strumenti, utensili e antiche testimonianze appartenenti alla famiglia Foletto, storici farmacisti della Valle di Ledro. La storia del laboratorio Foletto inizia con il capostipite Giovanni, farmacista che inizia l'attività di studio e produzione a Ledro nel lontano 1850. L'azienda è oggi ancora operativa ed è ormai giunta alla quinta generazione di farmacisti speziali; continua a produrre liquori e sciroppi con erbe botaniche della Valle di Ledro e del Garda.

museo farmaceutico foletto lago di ledro

Il Museo Farmaceutico Foletto si distribuisce su 400 mq all'interno dei quali trovano spazio diverse sale espositive dove sono esposti alambicchi, pestelli, fiale, bilance, macchinari, ricettari e il prezioso erbario realizzato da Angelo Foletto a fine 800: questo prezioso documento conserva oltre 2700 specie botaniche raccolte nella Valle di Ledro e rappresenta un importante strumento per lo studio dell'evoluzione della botanica nella Valle di Ledro. Tra le macchine più curiose esposte troviamo quella per riempire i tubetti di dentifricio o quella per comprimere la polvere al fine di creare delle pastiglie. Sono tutte originali e possiamo dire ancora funzionanti. L'attività del laboratorio Foletto includeva oltre allo studio anche la preparazione di medicamenti, unguenti e pomate e la produzione di liquori e sciroppi con le botaniche della Valle di Ledro. Tra le prime ricette della famiglia Foletto riconosciute abbiamo il Pinosot, uno sciroppo espettorante sedativo, le compresse di Pinolina, utili per catarri, raucedini, raffreddori e bronchiti, e la Tintura Stomatica, eupeptica, digestiva ma soprattutto anche lassativa. Nel Museo sono conservati i primi flaconi messi in commercio. Tutti gli sciroppi e i liquori prodotti da Angelo Foletto a partire dalle erbe della Valle di Ledro avevano uno specifico scopo curativo, una posologia... proprio come un normale farmaco! 

museo fa

museo farmaceutico foletto lago di ledro

Per conoscere da vicino il Museo Farmaceutico Foletto è possibile partecipare a visite guidate da concludere con una degustazione dei prodotti artigianali Foletto tra cui il Picco Rosso, un liquore a base di lamponi e fragole ideato nel 1940 da Achille Foletto per ristrutturare l'animo dei soldati impegnati in guerra. Non a caso fa 61% vol ed è ottimo servito ghiacciato o in miscelazione come aperitivo. Vi consiglio anche si assaggiare la Tintura Stomatica, l'Amaro Proibito, l'Acqua di Cedro e il liquore Liqui Menta. Il Museo Foletto inoltre fa parte di ReLed, la rete museale della Valle di Ledro, e organizza tante attività e laboratori sia con le scuole sia aperti al pubblico soprattutto nel periodo estivo. All'interno del Museo è stata ricavata una sala dedicata alle esercitazioni pratiche durante le quali si utilizzano attrezzature originali (bilance e pesiere), si impiegano materie prime naturali come olio di oliva e cera d'api e si sfruttano, estraendoli, i principi attivi di piante e fiori. Questo per valorizzare la professione e la professionalità del farmacista artigiano. Nei laboratori proposti si avrà la possibilità di studiare le botaniche nell'orto dello speziale e di raccoglierle per poi creare creme artigianali o saponette. Vi invito a consultare il sito web di riferimento www.museofoletto.it per scoprire tutte le iniziative e il calendario dei laboratori proposti.

museo farmaceutico foletto lago di ledro

 

8. CASCATA GORG D'ABISS (TIARNO DI SOTTO)

La natura della Valle di Ledro offre ai suoi visitatori anche qualche cascata, come per esempio la cascata di Gorg d'Abiss. Si trova a Tiarno di Sotto, un paese non affacciato direttamente sul Lago di Ledro. La chiesa di Tiarno di Sotto si riesce ad individuare facilmente: vanta il secondo campanile più alto del Trentino che tocca i 72 metri. La cascata di Gorg d'Abiss non è molto lontana dal centro del paese ed è raggiungibile mediante una breve passeggiata nel bosco di 10-15 min. Vi consiglio di lasciare l'automobile a Tiarno di Sotto: in via Vsen per esempio si trovano tante possibilità di parcheggio auto. Lasciato il centro del paese, basta seguire le indicazioni che vi condurranno fino al Mulino dei Bugatini risalente al XV-XVI secolo, la cui attività si fermò durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Mulino si trova lungo il torrente Massangla. Basta costeggiare il torrente e addentrarsi nel bosco: alla fine di un profondo canyon formato nei secoli dal torrente, vi troverete di fronte una magica e affascinate cascata che sbuca inaspettata dalla roccia. L'escursione è breve, facile e adatta anche ai bambini; vi consiglio però di prestare attenzione al percorso che in prossimità della cascata rimane sempre molto umido e scivoloso.

cascata gorg d'abiss

Il fragore dell'acqua è imponente e continuo: la natura regna sovrana creando un ambiente emozionante e magico che sembra quasi uscito da una fiaba. Non a caso alla cascata di Gorg d'Abiss sono legate diverse storie e leggende come quella che racconta della profonda amicizia tra il drago Abiss e la principessa Esmeralda. Si narra inoltre che i raggi del sole che filtrano attraverso le piante colpendo l'acqua riescano a spalancare un portale sul mondo delle fate. Purtroppo durante la nostra visita alla cascata di Gorg d'Abiss, il sole era ormai già calato oltre le rocce, sarà per la prossima volta.

cascata gorg d'abiss

Ho concluso l'elenco di cosa vedere sul Lago di Ledro in Trentino. Spero di avervi dato tante utili informazioni per organizzare al meglio il vostro viaggio sul Lago di Ledro. Se questo articolo vi è piaciuto o vi è stato utile, potete mandarmi un feedback per email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., lasciarmi un commento attraverso l'apposito box qui sotto o condividere l'articolo sulle vostre pagine social tramite i bottoni presenti a fondo pagina (magari a qualche vostro amico/a potrebbe essere utile). Vi ringrazio moltissimo!

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