Weekend a Bologna tra gusto e cultura

Se cercate un weekend all'insegna del buon cibo e della cultura, Bologna è la meta perfetta! Questa città dell'Emilia Romagna è famosa per le sue eccellenze gastronomiche come le tagliatelle al ragù e i tortellini, ma anche per il suo centro storico. Tra una passeggiata sotto i portici o a caccia di torri e un aperitivo nel Quadrilatero, cuore dello street food bolognese, si scopre una città autentica, dove storia e sapori si intrecciano. In questo articolo trovate cosa vedere a Bologna e come organizzare un weekend a Bologna tra gusto e cultura.
Ad inizio ottobre ho avuto l'occasione di visitare la città di Bologna per partecipare al blogtour BLOGINBO2024 organizzato da Confesercenti Bologna in collaborazione con Iniziative Turistiche, una società nata con lo scopo di creare eventi culturali di promozione turistica in borghi, città o territori. É stato un tour interessante che mi ha permesso di conoscere una Bologna insolita e gustosa, scoprendo curiosità e luoghi lontani dai classi itinerari turistici e assaporando le prelibatezze della cucina tradizionale bolognese come le tagliatelle al ragù, i tortellini e una grande varietà di salumi e formaggi. Sono stata in compagnia di altri 6 travelblogger: insieme abbiamo condiviso due giorni stupendi che ora sono qui a raccontarvi con l'obiettivo di darvi qualche consiglio affinchè anche voi possiate organizzare un gustoso ed insolito weekend alla scoperta di Bologna.

Bologna è una vivace città dell'Emilia Romagna che negli ultimi anni è cresciuta a livello turistico da quando è raggiungibile anche con i treni dell'alta velocità come Italo o Frecciarossa. Io stessa dalla stazione di Milano Centrale ci ho messo poco più di un'ora di viaggio per arrivare a Bologna. La stazione ferroviaria di Bologna Centrale dista 1,5 km dal centro storico al quale potete arrivarci quindi tranquillamente a piedi seguendo la principale Via dell'Indipendenza. La città di Bologna è una meta perfetta per organizzare un lungo weekend tra gusto e cultura. In occasione del nostro tour a Bologna, abbiamo alloggiato al Relais Bellaria, un hotel 4 stelle eco-friendly posto a circa 8 km dal centro di Bologna, circondato da un ampio parco. É dotato di 108 camere di quattro diverse tipologie. É presente una piscina esterna stagionale immersa nel verde con due vasche idromassaggio ricavate in botti di rovere, un ampio parcheggio, diverse sale per meeting e conferenze che per l'occasione possono essere trasformate in sale di ricevimento per matrimoni, e un ristorante aperto a pranzo e cena, il Ristorante Corbezzoli guidato da Chef Tarantino. Lo chef propone un menù basato sulla cucina italiana rivisitato in versione Gourmet, curando la qualità delle materie prime e la composizione dei piatti. Il ristorante è stato inserito nella Guida Michelin 2024. Sempre nel Ristorante Corbezzoli al mattino viene servita un'abbondante colazione a buffet dolce e salata, per me un elemento essenziale quando sono in viaggio. La colazione mi ha ampiamente soddisfatta: ho adorato i croissant caldi al cioccolato, la vasta selezione di frutta fresca e di confetture e lo yogurt greco, del quale non sono riuscita a fare a meno.


Il Relais Bellaria si è rivelato un'ottima scelta per il nostro soggiorno a Bologna! Al sito di riferimento hotelrelaisbellaria.com potete trovare maggiori informazioni e prezzi. Ringrazio ancora l'Hotel Manager Angelo Carignano per l'ospitalità e Chef Tarantino per i gustosi piatti che ci ha fatto assaggiare al ristorante. Ed ora vi racconto nel dettaglio il programma del nostro tour di 2 giorni alla scoperta di una Bologna insolita e gustosa. Prendete appunti!
ITINERARIO A BOLOGNA: GIORNO 1
La giornata è iniziata con un treno dell'alta velocità Frecciarossa da Milano Centrale a Bologna Centrale. In stazione, un servizio transfer mi ha portata direttamente al Relais Bellaria, dove ho conosciuto Barbara di Iniziative Turistiche, l'organizzatrice dell'evento che ci ha tenuto compagnia per entrambe le giornate. Barbara ci ha subito offerto un welcome kit con tante brochure informative su Bologna, materiale che potete ritirare anche presso l'ufficio informazione di Bologna Welcome (IAT) posto in Piazza Maggiore. Nel frattempo sono stata raggiunta dagli altri travelblogger, compagni di viaggio in questo blogtour a Bologna: eravamo 7 in totale, alcuni volti nuovi e altri già conosciuti in occasione di fiere o eventi di promozione turistica. Ho fatto il check-in e scaricato i bagagli nella mia camera al primo piano: una camera standard con letto matrimoniale, tv, frigobar e un bagno ampio, seppur cieco. Ho avuto giusto il tempo di svuotare lo zaino, perchè poi ci saremmo riuniti per il pranzo al Ristorante Corbezzoli del Relais Bellaria in compagnia di due ospiti speciali... non potevo certo tardare!

Ho avuto l'onore di conoscere Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna, e Giovanni Tamburini, uno dei salsamentari più conosciuti di Bologna, proprietario dell'omonimo negozio nel Quadrilatero di Bologna. Entrambi si trovavano al Ristorante Corbezzoli nelle vesti di Apostoli della Tagliatella ovvero membri dell'Associazione Apostoli della Tagliatella. Si tratta di un'associazione nata il 6 giugno 2003 da un gruppo di appassionati della gastronomia bolognese con l'obiettivo di valorizzare la tagliatella al ragù bolognese, tutelando la ricetta originale. Gli Apostoli della Tagliatella, ai quali si aggiungono 50 Discepoli, si occupano si fare delle "incursioni culinarie" nei ristoranti di Bologna e ogni 2 anni premiano le tre migliori tagliatelle assaggiate, coerenti con il disciplinare della ricetta originale depositato alla Camera di Commercio il 17 ottobre 1982. Non ero a conoscenza dell'esistenza di queste organizzazioni volte a tutelare il patrimonio gastronomico italiano: quando ho ascoltato il loro racconto ne sono rimasta affascinata e anche contenta perché credo sia importante tutelare le ricette della cucina italiana, valorizzarle e difenderle da eventuali imitazioni! A parlare di tagliatelle ci è salita l'acquolina in bocca... per fortuna che Chef Tarantino ha subito soddisfatto i nostri palati con un gustoso menù che ovviamente prevedeva come primo piatto la tagliatella al ragù bolognese. Viaggiatori, che bontà! Non sono né un Apostolo né un Discepolo della tagliatella, ma sono una buongustaia e posso assicurarvi che erano davvero buonissime! Ho in mano anche la ricetta originale della tagliatella al ragù bolognese e ho promesso a Francesco che presto proverò a preparale! Tra l'altro vi lascio un piccolo spoiler che mi ha sorpresa quando l'ho letta: nel ragù bolognese la quantità di pomodoro è davvero poca! In effetti il ragù resta quasi bianco.


Oltre alla tagliatella, anche la guancia di manzo con purea di patata e la panna cotta ai frutti di bosco erano deliziose. Finito il pranzo, sono tornata in camera per cambiarmi e per prepararmi al tour del pomeriggio nel cuore di Bologna. Siamo tornati nel centro città dove abbiamo conosciuto Valeria, una guida turistica di "Le Guide d'Arte" che ci ha portati a scoprire alcune chicche insolite e poco conosciute di Bologna. Vi lascio il sito web di riferimento nel caso in cui vogliate iniziare a scoprire Bologna con una visita guidata; tra l'altro le Guide d'Arte operano anche su altre città dell'Emilia Romagna. Il nostro tour è partito dall'imperdibile Finestrella di Via Piella, una piccola finestra affacciata sul canale di Reno davanti alla quale si forma spesso una coda lunghissima in quanto ormai rappresenta uno degli spot più fotografati di Bologna. Da qui Valeria ha iniziato a raccontarci la storia di Bologna per poi soffermarsi su due elementi caratteristici: i portici e le torri.

A Bologna si contano 30 km di portici solo nel centro storico, dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco dal 2021, e sono state erette nel corso del Medioevo 150 torri delle quali ne restano in piedi poco più di 20. Le più famose sono le due pendenti Torre degli Asinelli e Torre della Garisenda, oggi purtroppo chiuse al pubblico per questioni di sicurezza. Il tour di Valeria ci ha portati a scoprire alcune torri poco conosciute come Torre Prendiparte, la seconda per altezza, e la Casa Torre Guidozagni. Abbiamo poi ammirato una delle sezioni più antiche dei portici, in legno e muratura. I portici di Bologna hanno origine in tempi lontani: intorno all'XI e XII secolo infatti, grazie alla creazioni della rete di canali, Bologna diventa un importante centro di commercio nonché sede dell'Alma Mater Studiorum, una delle più antiche università (si ritiene che sia stata fondata nel lontano 1088). A tutto ciò corrispose un aumento della popolazione. Anziché costruire nuovi palazzi, vennero ampliati gli appartamenti ai piani superiori, sormontati alla base da palizzate di legno che unite andarono a costituire i primi esempi di portici di Bologna. Se ne possono ammirare alcune sezioni in prossimità di Palazzo Grassi, in Via Marsala.


Il tour guidato ci ha condotti poi alla caratteristica Piazza Maggiore, cuore pulsante di Bologna, dominata da edifici come la Biblioteca Salaborsa, la Fontana del Nettuno, il Palazzo del Podestà sormontato dalla Torre dell'Arengo, il Palazzo d'Accursio e la Basilica di San Petronio. Dal centro storico di Bologna ci siamo spostati nel quartiere del Ghetto Ebraico per un gustoso appuntamento da InCantina, un'enoteca nata dall'idea di Davide Arcangeli e dalla collaborazione tra l'Enoteca Regionale Emilia Romagna e il Gruppo Dozza Eventi: il locale perfetto per un buon bicchiere di vino in compagnia! Personalmente l'ho adorato: un'atmosfera cordiale, un arredo vintage curato nei minimi dettagli, una selezione musicale in sottofondo scelta personalmente dal proprietario Davide, un giradischi funzionante a disposizione della clientela ed un menù semplice ma di qualità con prodotti enogastronomici esclusivamente dell'Emilia Romagna. Ci siamo accomodati per un break salato di grande gusto assaggiando anche la Piadina dell'Osteria di Dozza, un marchio registrato ideato da Davide per una piadina più spessa di quella romagnola disponibile in due versioni: tradizionale a base di latte o vegana a base di grano spezzato e olio evo. La piadina di Dozza ci è stata servita con un tagliere di formaggi emiliani, miele di castagno di Dozza e marmellata di fichi di Faenza, in abbinamento ad un bicchiere di vino Pignoletto DOC frizzante. In alto i calici!


Il nostro viaggio tra i sapori bolognesi è continuato con una cena presso la salsamenteria Simoni nel cuore del Quadrilatero di Bologna. Qui entra in campo un'altra organizzazione volta a tutelare la gastronomia bolognese: la Società di Mutuo Soccorso tra Salsamentari di Bologna che "è impegnata dal 1876 a rafforzare e a diffondere la cultura, i valori e i saperi per tutelare e promuovere l'arte della salumeria". Ma torniamo alla nostra cena da Simoni! Beh, varcata la soglia mi sono sentita in paradiso! Le mie papille gustative sono esplose alla vista di salumi e formaggi di ogni tipo...per non parlare del profumo che aleggiava nel locale! Per fortuna lo staff ci ha messo subito davanti un ricco tagliere di salumi! Proverò a ricordarmeli tutti: coppa di testa, salame tradizionale, salame rosa (l'antenato della mortadella), mortadella, prosciutto di Parma 24 mesi, Parmigiano Reggiano stagionato 18 mesi, squacquerone, crema di parmigiano, giardiniera di verdure. Tutti prodotti che si possono anche acquistare nello stesso locale. Il tutto accompagnato da tigelle calde e da uno (anzi più di uno) bicchiere di Sangiovese Rubicone biologico. Con questo vi ho detto tutto! La mia linea se ne andò a quel paese, ma ricordo che da quella salumeria ne sono uscita ampiamente soddisfatta! La degna conclusione di una giornata ricca di curiosità e sapori!


ITINERARIO BOLOGNA: GIORNO 2
Speravo in una sveglia migliore per questo secondo giorno di blogtour a Bologna: ahimè la pioggia aveva raggiunto anche l'Emilia Romagna. Per fortuna la colazione del Relais Bellaria mi ha riportato il buon umore. Per la mattinata avevamo in programma la visita di Dozza, un borgo medioevale distante 36 km a sud-est di Bologna. Dozza sorge sul crinale di una collina che domina la valle del torrente Sellustra e digrada verso la via Emilia tra Imola e Bologna. Non avete idea da quanto tempo sognavo di visitare Dozza! Quando ho scoperto che era inserita nel programma, ne sono rimasta felicissima, peccato per la pioggia. Dozza è il Borgo Dipinto, definito uno dei borghi più belli d'Italia in quanto è un museo all'aperto. I muri delle abitazione di Dozza accolgono degli affreschi en plein air di artisti di fama mondiale. L'idea nasce nel 1960 quando il sindaco Tomaso Seragnoli ideò il Muro Dipinto, una manifestazione artistica oggi a cadenza biennale che porta ancora oggi nuove opere tra i vicoli di Dozza. Sono oltre 200 i dipinti che si possono ammirare a Dozza e sono davvero uno più affascinante dell'altro. Il mio preferito è sicuramente l'Angelo di Dozza realizzato da Giuliana Bonazza nel 1993.



Visitare Dozza è molto semplice: noi siamo stati accompagnati sempre da Davide Arcangeli, ma in realtà vi sono due vie principali parallele, via De Amicis e via XX Settembre, che convergono nel piazzale antistante alla Rocca di Dozza. Perchè viaggiatori, a Dozza c'è anche una bellissima rocca medioevale da visitare. La Rocca di Dozza venne edificata intorno alla metà del XIII secolo, ma ha subito numerosi interventi di ampliamento. É stata abitata fino al 1960 e poi ceduta al Comune di Dozza per essere aperta al pubblico come museo con i seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00 (con chiusura anticipata alle 18.00 da novembre a marzo), alla domenica e festivi con orario continuato. Nei sotterranei è ospitata l'Enoteca Regionale Emilia Romagna dove sono custoditi tutti i vini locali: su prenotazione è possibile prendere parte ad una degustazione guidata da un sommelier oppure assaggiare alcuni vini tramite erogatore dispenser. Nei restanti piani della Rocca di Dozza è possibile ammirare gli appartamenti delle famiglie senatorie bolognesi che vi abitarono, come i Campeggi e i Malvezzi, alcune mostre temporanee ed è possibile salire nelle torri. Fate attenzione però alla Torre Maggiore dove dimora il drago Fyrstan al quale è legata una leggenda. Si racconta che intorno al 1062 a Dozza viveva un drago che uccideva il bestiame e avvelenava le acque del torrente. Un cavaliere a capo della sua armata venne incaricato di ucciderlo, senza successo; solo il vescovo di Imola San Basilio riuscì a sconfiggere il drago, con il potere della fede e non delle armi.

Abbiamo raggiunto Dozza con un transfer privato. Dal centro di Bologna non è semplice raggiungere Dozza con i mezzi pubblici ma vi lascio comunque delle alternative. Dalla stazione di Bologna Centrale si arriva in treno la stazione di Imola (5 km) dalla quale partono dei bus: la linea 101 e la linea 147 della Tper bus (Servizio Pronto Bus, solo su prenotazione attivo dalle 7.00 alle 20.00 nei feriali da lunedì a sabato e dalle 14.00 alle 20.00 nei giorni festivi). Se passate da Dozza, tre sono i luoghi che vi consiglio di non perdere a poca distanza l'uno dall'altro: il Caffè dell'Osteria per una colazione genuina, la Bottega dell'Osteria dove potete acquistare tanti prodotti tipici dell'enogastronomia dell'Emilia Romagna (anche io ho fatto shopping ovviamente) e l'Osteria di Dozza di Davide Arcangeli, dove vi invito a fermarvi per un gustoso pranzo, come abbiamo fatto noi. Per antipasto ci hanno servito dello gnocco fritto accompagnato da squacquerone, giardiniera di verdure e friggione bolognese e come primo i tortellini in crema di parmigiano, accompagnati da un buon Lambrusco. A conclusione abbiamo assaggiato gli scroccadenti, dei biscotti secchi molto simili ai cantucci, da inzuppare nello zabaione, accompagnati da un bicchiere di passito di Albana. Non è avanzato nulla...


Nel pomeriggio siamo rientrati a Bologna per vivere un'esperienza alquanto particolare nel mondo della gastronomia bolognese che necessitava di un abbigliamento alquanto particolare: camice, cuffietta e calzascarpe! Siamo infatti entrati in visita nel laboratorio di produzione di TortelliniBo, una start-up per il settore B2B della gastronomia bolognese nata da qualche mese in collaborazione con Relais Bellaria e Ristorante Corbezzoli che utilizza una macchina della più moderna tecnologia per rifornire la grande distribuzione (ristoranti, hotel, supermercati) di un tradizionale prodotto alimentare qualitativamente elevato, nel rispetto della tradizionale ricetta registrata in Camera di Commercio. In pratica la macchina di TortelliniBo realizza la sfoglia fresca e con essa i principali formati di pasta della tradizione bolognese, in primis i celebri tortellini. La necessità di realizzare a macchina un prodotto solitamente realizzato a mano dalle sfogline, nasce da una maggiore richiesta dello stesso sul mercato e da un sempre minor numero di sfogline, le donne custodi dell'arte della sfoglia impastata a mano. Nel laboratorio di TortelliniBo abbiamo avuto l'occasione di vedere dal vivo questo macchinario in funzione nella realizzazione dei tortellini: può produrre 25 kg di tortellini all'ora e i tortellini sono imperfetti proprio come se fossero fatti a mano. La macchina rispetta la ricetta originale e gli standard richiesti per la realizzazione del prodotto che, una volta concluso, viene subito essiccato e poi abbattuto.


In occasione della presentazione di TortelliniBo, noi blogger in laboratorio abbiamo avuto la fortuna di conoscere Chef Lucia Antonelli, una sfoglina nonchè la regina del tortellino! Chef Antonelli ci ha mostrato in diretta come fare i tortellini: è partita dalla realizzazione dell'impasto con due semplici ingredienti, farina e uova, ed è passata alla stesura dell'impasto con il mattarello per poi tagliarlo nel caratteristico formato quadrato del tortellino. Ha adagiato sulla sfoglia il ripieno realizzato con lombo di maiale, mortadella e parmigiano reggiano. Infine è arrivata la parte più difficile: la chiusura del tortellino. É stato affascinante ammirare con che arte Chef Antonelli accarezzava l'impasto e come per magia in due semplici mosse ecco sul palmo della mano un tortellino meravigliosamente perfetto tanto da sembrare finto! Incredibile! Le abbiamo chiesto di ripetere il movimento più lentamente per cercare di catturare il segreto per realizzare delle opere d'arte... poi anche noi abbiamo messo le mani in pasta e abbiamo cercato di realizzare i tortellini. Lo giuro, ci ho provato viaggiatori, ma è davvero complicato perchè ci vuole molta manualità al primo colpo senza "tocacciare" troppo l'impasto. Qualche tortellino sono riuscita a chiuderlo ma sono lontani anni luce dalla perfezione di quelli di Chef Lucia. Di sicuro mi sono ripromessa di provare a fare la sfoglia a mano in casa, ma credo che inizierò a preparare prima le tagliatelle perchè i tortellini sono ad un livello troppo elevato per le mie attuali capacità. In ogni caso è stata un'esperienza davvero incredibile e unica. Ho anche assaggiato i tortellini crudi...buonissimi!



Con tutti questi tortellini sotto al naso, ci era venuta una gran fame. Siamo rientrati al Relais Bellaria dove ci attendeva una gustosa cena Gourmet al Ristorante Corbezzoli. Siamo partiti con una amuse-bouche di Chef Tarantino seguita da un uovo pochet con sautè di funghi porcini, spuma di cipolla di Medicina e pane croccante alle erbe. Come primo piatto abbiamo assaggiato una rivisitazione in chiave giapponese del tortellino in brodo: lo chef ci ha preparato un tortellino ripieno di tonno, salsa tosatsu alla base, katsuobushi di tonno e brodo fatto con gli scarti del tonno. Molto delicato! A seguire abbiamo mangiato la spigola con mandorle, ricci di mare e bietola croccante e a conclusione un babà napoletano. Confermo che al Ristorante Corbezzoli si mangia davvero bene!

Si è concluso così il nostro blogtour alla scoperta di una Bologna insolita e gustosa. Sono stati due giorni davvero interessanti che mi hanno permesso di scoprire una nuova città, di assaporare nuove ricette locali e di conoscere tante realtà che nutrono una forte passione per il proprio territorio. Ne sono rimasta molto soddisfatta e ringrazio ancora l'organizzazione per avermi dato questa bellissima opportunità di scoperta e crescita. E voi viaggiatori, siete pronti a partire per Bologna?





