Cosa vedere nella Valle d'Intelvi sul Lago di Como
Abbiamo iniziato questo 2022 con un weekend sul lago di Como alla scoperta della Valle d'Intelvi. La Valle d'Intelvi si trova in Lombardia, affacciata sul ramo sinistro del lago di Como, ed arriva fino al confine con la Svizzera: in questo articolo vi racconto cosa vedere nella Valle d'Intelvi, unendo esperienze che vanno dal lago alla montagna. Partendo da Argegno, un piccolo borgo sul lago di Como, abbiamo esplorato la Valle d'Intelvi con trekking nella natura, passeggiate tra borghi pittoreschi, panchine giganti e musei.
Il nostro viaggio alla scoperta della Valle d'Intelvi ci ha permesso di scoprire la storia e le tradizioni legate ai piccoli borghi di montagna a pochi passi dalle rive del lago di Como. Siamo infatti abituati ad immaginare il lago di Como come meta ideale per un vacanza estiva tra le ville signorili che dominano la costa come Villa del Balbianello a Lenno o Villa Melzi a Bellagio, a caccia di bar o ristoranti affacciati sulle rive del lago dove concedersi un fresco aperitivo. Ma a pochi km dalle rive del lago di Como, si trovano luoghi in collina o in montagna adatti in ogni periodo dell'anno, come appunto la Valle d'Intelvi, meta ricca di itinerari e sentieri escursionistici perfetti a piedi o in bicicletta. In inverno non manca la neve.
Per scoprire cosa vedere nella Valle d'Intelvi, occorre prima scegliere una località per il soggiorno da utilizzare come base e punto di partenza per il viaggio. Essendo il nostro viaggio ad inizio gennaio, in pieno inverno, abbiamo scelto volutamente di non dormire in uno dei tanti alberghi rivieraschi presenti sul lago, prediligendo la zona dell'entroterra in collina, in località Sant'Anna, a 4 km da Argegno. Per il nostro soggiorno abbiamo scelto proprio la Locanda Sant'Anna! La Locanda Sant'Anna risale alla seconda metà del XIX secolo ad opera della curia comasca come luogo adibito alle pause di meditazione dei prelati della provincia di Como. Nell'anno 1937 il parroco vendette lo stabile per la cifra di 17.000 lire dell'epoca. Proprio in quell'anno venne acquistato da Elena ed Ernesto ed ebbe così inizio una famiglia di ristoratori. Dopo una lunga ristrutturazione, il 13 agosto 1999 avvenne l'inaugurazione.
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La Locanda Sant'Anna si trova a pochi km dalle rive del lago di Como: fuori, davanti alla chiesetta di Sant'Anna, parte un sentiero che permette di raggiungere il lago anche a piedi. Sono disponibili 8 camere doppie e 1 suite con balcone vista lago. Le camere portano il nome di alcuni fiori e sono disposte al primo e al secondo piano. Al piano terra si trova la reception, la cucina e la sala della veranda, con un bellissimo camino a legna: qui gli ospiti sono accolti per la cena o la colazione in un clima molto accogliente e romantico. Nella parte esterna oltre al parcheggio per le automobili, è disponibile una bellissima terrazza affacciata sul lago di Como. La Locanda Sant'Anna possiede anche una cantina di vini in sasso dove i proprietari custodiscono oltre 200 etichette provenienti da tutte le regioni d'Italia. Vediamo ora nel dettaglio cosa vedere nella Valle d'Intelvi partendo da Argegno sulle rive del lago di Como per poi spostarci in montagna al confine con la Svizzera.
FUNIVIA ARGEGNO-PIGRA
Vi consiglio di iniziare il vostro viaggio nella Valle d'Intelvi da Argegno, sul lago di Como, prendendo la funivia Argegno-Pigra: panoramica, adrenalinica ma di certo non adatta per chi soffre di vertigini. Infatti la funivia Argegno-Pigra è una delle funivie più ripide d'Italia! É stata inaugurata nel 1971 e collega i borghi di Argegno sul lago di Como al piccolo paesino di Pigra, coprendo un dislivello di 650 metri in soli 4 minuti, per una lunghezza complessiva di 1132 metri. La funivia è dotata di 2 cabine, ciascuna da 12 posti, che si alternano lungo il percorso in andata e ritorno: le cabine viaggiano lungo pendenze che variano dal 71% al 95% (avete capito bene, 95% di pendenza!) offrendo una meravigliosa vista sul lago e sui monti circostanti.
La funivia Argegno-Pigra non ha solo una valenza turistica ma rappresenta per i 250 abitanti di Pigra un importante mezzo di collegamento con le rive del lago, da dove è possibile raggiungere in battello Como o Bellagio. Fino alla costruzione della funivia, Pigra era un paese piuttosto isolato. Dopo un periodo di chiusura per alcuni lavori di manutenzione nel 2021, la funivia ora è aperta tutti i giorni e il costo di un biglietto a/r è di 4,70€ a persona. La funivia non è l'unico modo per raggiungere Pigra dal lago: ormai c'è anche la strada asfaltata, come quella che da San Fedele porta a Pigra, costruita durante la Prima Guerra Mondiale, oppure, per gli amanti del trekking, l'antica mulattiera, il sentiero num 5. Il sentiero parte proprio davanti alla Chiesa di Santa Margherita di Pigra ed arriva ad Argegno per una lunghezza complessiva di 4,4 km e un dislivello di 645 metri, come quello percorso dalla funivia: un sentiero largo e facile da percorrere, ma piuttosto ripido e quindi semplice in discesa, ma più difficile in salita.
PIGRA
Una volta raggiunta Pigra attraverso la funivia Argegno-Pigra, potrete imboccare diversi sentieri di trekking verso il Monte Galbiga, il Tellero, l'Alpi di Colonno o il Belvedere di Pigra. Appena fuori dalla funivia, trovate dei pannelli esplicativi con tutte le informazioni relative a ciascun sentiero. I tracciati sono ben indicati con adeguata segnaletica. Vi consiglio due sentieri in modo particolari, uno per conoscere Pigra chiamato "Pigra da scoprire" e l'altro, il num 4, che conduce al Belvedere di Pigra in soli 20 minuti di cammino: infatti si tratta di una passeggiata molto semplice, di soli 600 metri, che porta ad una balconata panoramica fornita di alcuni tavoli e panche. La balconata si affaccia sul lago di Como permettendo di ammirare Sala Comacina, l'Isola Comacina e Bellagio: è un peccato che la vista sia "imbruttita" dalla presenza di pali e cavi elettrici, altrimenti sarebbe stata una visuale molto più accattivante! Da un certo punto di vista infatti, il Belvedere di Pigra ci ha un pò delusi (qui ↓ sotto potete capire il motivo).
Decisamente più bello e interessante è il sentiero "Pigra da scoprire", un percorso articolato in diverse tappe con partenza proprio dalla funivia di Pigra (punto 1) che conduce nel cuore del paese alla scoperta dei luoghi più importanti di interesse storico e culturale. Il sentiero è indicato in rosso sulla mappa e non mancano i cartelli, vi basterà seguire quelli. Passeggiando per le viuzze strette e acciottolate di Pigra, sembra di essere catapultati indietro nel tempo. Uno dei luoghi più belli è il Panée de l'Alp (punto 4), ovvero il lavatoio. Risale al 1886 ed è l'unica fontana di Pigra che non è mai rimasta senz'acqua. Un tempo era luogo di ritrovo e di conversazione per le donne del paese che, non avendo l'acqua corrente in casa, erano costrette a recarsi al lavatoio per fare il bucato. Diventava così punto d'incontro dove nascevano e si alimentavano i più svariati pettegolezzi di paese anche dopo la costruzione del Basin da frecia (l'acquedotto comunale), in quanto il lavatoio è rimasto per anni l'unica sorgente del paese sempre in uso. Nei periodi estivi si formavano lunghe code: si racconta che la Giana, grande lavoratrice, per non sprecare tempo, lavorava a maglia in attesa del proprio turno, riuscendo a realizzare l'intera manica di un golfino.
Dal lavatoio si può raggiungere il Cason (punto 14), una grande casa dove ha sede la Società Operaia di Pigra, oggi museo. Questa è stata una delle prime Società di Mutuo Soccorso fondata nel 1877: Giuseppe Garibaldi ne era socio onorario. Un tempo era il cuore del paese in quanto ospitava la latteria al piano terra e la sala del teatro e delle riunioni al primo piano. Il secondo piano ospitava invece l'asilo, le scuole e l'archivio del paese. Tornando sul percorso, è possibile incontrare l'Oratorio di San Rocco (punto 5) e poi Piazza Fontana (punto 6) che rappresenta il centro storico di Pigra: è formata da un saliscendi di viuzze con al centro una fontana don la statua di San Rocco. Piazza Fontana non è l'unica presente: si incontrano anche Piazza Roma (punto 7), cuore delle attività mondane di Pigra poichè su di essa si affacciavano le cooperative di generi alimentari e persino un bar, e Piazza Curt da Marc (punto 8) dove nelle sere d'estate si ritrovavano le donne di casa con la scodella della minestra tra le mani, quasi sempre minestra di riso e latte. Il sentiero "Pigra da scoprire" conduce poi alla Chiesa di Santa Margherita (punto 9) e al cimitero (punto 10). Un bellissimo percorso che permette di conoscere le origini e la storia di Pigra.
SENTIERO DELLE ESPRESSIONI
Se siete amanti del trekking e dei panorami mozzafiato, nella Valle d'Intelvi non mancano sentieri e percorsi di ogni tipo. Una giornata è sicuramente da dedicare al Sentiero delle Espressioni nella Foresta Regionale della Valle d'Intelvi. Il Sentiero delle Espressioni è stato creato nel 2014 grazie ad un progetto che unisce natura, arte e turismo nato dalla collaborazione tra l'ERSAF (Ente Regionale per le Foreste), il comune di Schignano e gli artisti dell'Associazione M.A.S.C.H.E.R.A., noti per le tradizionali maschere carnevalesche. Questi abili intagliatori di legno hanno realizzato con sgorbie e scalpelli delle sculture artistiche lungo il percorso all'interno del bosco: cortecce e tronchi d'alberi sono diventati forme artistiche così belle e dettagliate da sembrare vere. Il sentiero porta il visitatore a scoprire queste sculture una dopo l'altra, quasi come in una caccia al tesoro: le sculture si mimetizzano perfettamente nella natura e silenziose scrutano da lontano, impassibili.
Il Sentiero delle Espressioni è di facile percorribilità, adatto anche ai bambini: è un percorso ad anello con un dislivello di 380 metri e un tempo di percorrenza (se lo si percorre nella sua totalità e senza soste) di almeno 4 h. Consiglio sempre di indossare scarponcini da trekking anche perchè all'andata la salita non manca. Nella mappa qui sotto ↓ trovate indicato il percorso e le diverse sculture presenti: ognuna porta la firma di un artista diverso. Noi non l'abbiamo percorso interamente ma siamo arrivato fino al Roccolo del Messo per poi tornare indietro lungo la stessa strada.
Raggiungere il Sentiero delle Espressioni è molto semplice: dal centro di Schignano in provincia di Como basta seguire le indicazioni per la frazione di Posa a 840 metri circa slm. A Posa è possibile parcheggiare l'automobile lungo la strada e poi proseguire a piedi seguendo i cartelli del Sentiero delle Espressioni di forma quadrata e con fondo giallo. In 20 min si raggiunge l'Alpe Nava a quota 950 metri slm, punto di partenza del Sentiero delle Espressioni. All'Alpe Nava si incontrano diversi edifici intonacati con un rosa antico: si tratta di fienili e stalle d'alpe impiegate dai contadini locali per l'allevamento. Ecco perchè lungo il percorso non sarà difficile incontrare vacche, manze, caprette e pecore che pascolano in libertà. L'Alpe Nava è una delle poche Alpi nella valle ad avere una sorgente d'acqua perenne che raggiunge anche l'Alpe Comana. In ogni stalla sono presenti grosse vasche usate per il bestiame. Dall'allevamento del bestiame i contadini della zona ottengono salumi e formaggi di qualità.
Dall'Alpe Nava si prosegue in direzione della splendida conca dell'Alpe Comana a quota 1096 metri slm. La scultura in legno "Il Guardiano" annuncia l'arrivo all'alpeggio. In questa conca è presente un piccolo lago chiamato "bolla", alcuni fabbricati rurali sempre adibiti a stalla e l'Agriturismo La Patrolina. In questo posticino è consigliabile fermarsi per un pranzo a base di prodotti locali realizzati dai proprietari dell'azienda (vi consiglio di provare il tagliere di salumi e formaggi d'alpeggio e il gelato fatto con il latte di capra, una vera delizia!) ed è possibile acquistare formaggi, salumi e miele. L'agriturismo offre anche alcune camere con bagno in comune che purtroppo sono rimaste chiuse nel periodo della pandemia. Considerate che in inverno in alpeggio sono possibili abbondanti nevicate e l'unico modo per raggiungere l'Agriturismo La Pratolina è in sella alle motoslitte. Di sicuro all'Alpe Comana si respirano pace e tranquillità.
Dall'alpeggio con una ripida ma breve salita è possibile raggiungere la cima del Monte Comana a quota 1210 metri slm dove si trova una bellissima terrazza panoramica (vi basterà seguire le indicazioni verso il belvedere) dalla quale si apre una vista spettacolare sul lago di Como. Il Sentiero delle Espressioni prosegue poi lungo la cresta del Monte Comana fino al Roccolo del Messo a quota 1153 metri slm dove si trovano dei vecchi caseggiati impiegati un tempo per la cattura degli uccelli. Qui noi ci siamo fermati e siamo tornati indietro. In alternativa è possibile proseguire oltre lungo un tratto denominato La Conca di Schignano. Si passa dal Monte di Binate, raggiungendo località Crocette: giunti a questo punto è possibile ridiscendere verso il parcheggio a Posa lungo la mulattiera e chiudere così l'itinerario ad anello del Sentiero delle Espressioni oppure è possibile proseguire verso le falde del Sasso Gordona, dove è possibile vedere le trincee della Linea Cadorna, un sistema difensivo della Prima Guerra Mondiale.
PANCHINA GIGANTE VALLE D'INTELVI
Anche la Valle d'Intelvi vanta la presenza di una panchina gigante inserita nel circuito del Big Bench Community Project. Si trova a Centro Valle d'Intelvi in località Bolla nei pressi dell'alpeggio ai piedi del Pizzo della Croce. É stata inaugurata l'8 agosto 2021, è la numero 166 ed è di colore verde petrolio e rosso fucsia, i colori dello stemma del comune. La panchina gigante si trova in una posizione davvero suggestiva in quanto domina tutta la Valle d'Intelvi: prendendo posto sulla panchina, si lascia la Svizzera alle proprie spalle mentre sullo sfondo è possibile intravedere il lago di Como. Non molto lontano dalla big bench si trova un comodo parcheggio auto. In quanto inserita ufficialmente nel circuito delle Big Bench, è possibile ottenere il timbro sul relativo passaporto. Nel territorio di Centro Valle Intelvi sono ben 9 le attività commerciali nelle quali è possibile acquistare il passaporto al costo di 6€ e dove ottenere il timbro della panchina gigante del territorio intelvese: il Punto Bar, il Bar Sport, il Ristorante La Bolla, L'osteria dell'Alpe, il Bar Pizzeria Bellavista, il Ristorante Valleverde, il Ristorante Capanna Bruno, la Baita di Orimento e Il Baretto. Se siete alla ricerca di maggiori informazioni sulle panchine giganti, vi consiglio di leggere questo articolo Panchine Giganti: dove sono e come trovarle.
BALCONE D'ITALIA
Prima di lasciare la Valle d'Intelvi vi consiglio di raggiungere il Balcone d'Italia, una delle più belle balconate panoramiche d'Italia, posta proprio al confine italo-svizzero. Il Balcone d'Italia si trova sulla cima del Monte Sighignola a quota 1300 metri slm ed è stato eletto "Luogo del Cuore" dal FAI, il Fondo Ambiente Italiano, quale luogo meritevole di tutela e valorizzazione. Questa balconata si trova in territorio italiano ma affaccia sul lago di Lugano. La linea di confine tra i due paesi è posta su due terrazze differenti dove spiccano da una parte la bandiera svizzera e dall’altra il Tricolore. Nelle giornate limpide e terse si riescono ad ammirare le vette delle Alpi comprese quelle ad oltre 4 mila metri come il Monte Rosa o il Cervino. Affacciandosi al Balcone d'Italia il panorama è immenso e straordinario, lascia nel cuore un profondo di immensità e di libertà. Per questo rappresenta una tappa imperdibile da vedere nella Valle d'Intelvi.
Raggiungere il Balcone d'Italia è molto semplice grazie alla strada carrozzabile presente che da Lanzo conduce a Sighignola: la strada venne fatta costruire ai primi del '900 per volontà di Luigi Vittorio Bertarelli, socio fondatore del Touring Club Italiano. É a lui dedicato il monumento alla base del pennone su cui sventola la bandiera italiana. A 100 metri dal Balcone d'Italia si trova un parcheggio per le auto. In alternativa è possibile arrivare sulla cima anche a piedi: basta lasciare la macchina nel parcheggio davanti al Ristorante La baita e imboccare il sentiero (segnalato da un grande cartello) che in 20 minuti porta al Balcone d'Italia. Il sentiero è leggermente in salita ed in mezzo al bosco, ma è facilmente percorribile anche con bambini.
Il Balcone d'Italia non è sempre stato così come lo si può ammirare oggi, ma ha un passato del tutto diverso. Fino a una quarantina di anni fa era dominato dal cosiddetto Ecomostro ovvero dalla piattaforma per la funivia di arrivo costruita nel 1962 per collegare Campione d'Italia alla vetta del monte Sighignola. A seguito di diverse difficoltà di ordine finanziario, tecnico e procedurale, l'opera avviata non è mai stata portata a termine e nel 1975 ne è stato dichiarato il fallimento. L'Ecomostro, così definito a causa del suo impatto sul paesaggio, è stato del tutto abbandonato. Più volte nel corso degli anni enti e autorità sono tornati sull'argomento, finché nel 2008 si è decisa la sua demolizione con l'obiettivo di costruire una terrazza panoramica. Nel 2012 vennero portati a termine i lavori e nacque così il Balcone d'Italia. Nei pressi della terrazza si trova un'area giochi, una zona picnic con tavolini, un piccolo punto ristoro aperto nei mesi estivi, una chiesetta e una vecchia struttura in attesa di essere ristrutturata per poter accogliere probabilmente un albergo/ristorante a scopo turistico. Il Sighignola infatti dispone di infrastrutture sportive per la pratica del volo libero, del ciclismo, dello sci e dell'escursionismo.
VALLE D'INTELVI E DINTORNI
La lista delle cose da vedere nella Valle d'Intelvi sul lago di Como è molto lunga: vi lascio un accenno ad altri luoghi che meritano una visita ma che noi purtroppo per questioni di tempo non siamo riusciti a vedere. Tra i borghi senza tempo dove passeggiare in libertà vi consiglio Erbonne, una piccola località a 950 metri slm che custodisce una storia millenaria. A Erbonne sono stati ritrovati strumenti in selce lavorata risalenti agli inizi del VI millennio a.C., tracce di bivacchi dell'epoca mesolitica e frammenti di ceramica attribuibili all'Età del Bronzo. Ma Erbonne, grazie alla sua vicinanza al confine svizzero, è stata protagonista anche della storia più recente come dimostra la presenza del Piccolo Museo del Contrabbando in ricordo della caserma della Guardia di Finanza chiusa nel 1977. Il servizio anticontrabbando è rimasto attiva ad Erbonne dal 1947, 24 ore su 24!
Da qualsiasi punto della Valle d'Intelvi, vi salterà all'occhio un monte con in cima una piccola chiesetta: si tratta dell'Eremo di San Zeno sulla cima del monte omonimo. Venne eretto nel 1215 ad opera dei maestri comacini come voto per aver avuto salva la vita durante una tempesta che li colpì nel loro viaggio di ritorno a Verona dopo la costruzione della chiesa di San Zenone. Il percorso pedonale più semplice per raggiungere l'Eremo di San Zeno parte dalla località Pian delle Alpi attraverso il Centro Valle d'Intelvi, in zona San Fedele: dopo il centro commerciale si prende a sinistra in direzione Casasco. Arrivati a Casasco si prosegue dritti per 3,5 km seguendo le indicazioni per Pian delle Alpi o Erbonne e prima dell'area pic-nic inizia il percorso pedonale che porta all'Eremo. Il percorso di un'ora circa è abbastanza semplice ma in pendenza soprattutto nel tratto finale: arrivati in cima si gode una vista meravigliosa sulla Valle d'Intelvi e sui monti circostanti. Ne vedete un'immagine nella foto qui ↓ sotto.
A Casasco d'Intelvi si trova invece il Museo Etnografico e della Civiltà Contadina, inaugurato nel 1995 con lo scopo di conservare e tramandare il patrimonio culturale della civiltà contadina, della montagna e delle pratiche artigianali. Il museo si trova nelle vicinanze di Piazza Paneè: in poche sale trovano spazio oggetti e suppellettili che raccontano le tradizioni legate alla agricoltura, all'allevamento, alla caseificazione, alle attività artigianali e alla vita domestica.
Un'altra meta adatta per le passeggiate nella natura è invece la Valle dei Mulini, lungo il fiume Telo, che fin dall'antichità ha rappresentato l'insediamento ideale di strutture e attività produttive che utilizzavano l'energia idraulica. Ne sono un esempio i vari opifici insediatisi nella valle verso il 1700: cinque sono ancora visibili e in buono stato di conservazione pur essendo adibiti ad abitazioni private. Nella Valle dei Mulini venne costruita nel 1916 anche la filanda chiamata "La Tessitrice" dove trovavano lavoro 50 ragazze. L'edificio andò distrutto nella notte del 10/11 febbraio 1930 a causa di un devastante incendio che costò la vita a due ragazze. Un'altra attività sviluppata fu l'allevamento dei bachi da seta. Ogni anno viene celebrata la Festa dei Mulini per ricordare le attività sorte e sviluppatesi in questa valle: in tale occasione alcuni mulini vengono aperti al pubblico per delle visite.
DOVE MANGIARE IN VALLE D'INTELVI
Come avrete capito, ci sono tante cose da fare e da vedere nella Valle d'Intelvi, non lontano dalle rive del lago di Como. Per aiutarvi ad organizzare al meglio un viaggio nella Valle d'Intelvi, non mi resta che consigliarvi qualche locale o ristorante dove fermarvi per un pranzo o una cena. Anche la Locanda Sant'Anna dove noi abbiamo soggiornato durante il nostro weekend nella Valle d'Intelvi offre un ristorante aperto a pranzo e a cena non solo per i clienti dell'hotel ma anche per gli esterni (nella foto qui ↓ sotto potete vedere la sala interna). Il menù propone alcuni piatti tipici della cucina valtellinese e la carta di vini è molto ricca grazie alla presenza di una cantina interna, come vi dicevo sopra. Se cercate un ristorante di classe sulle rive del lago di Como, mi sento di consigliarvi il ristorante di Villa Belvedere Como Lake Resort: si tratta di una location elegante e romantica che propone una cucina ricercata e unica. Nel menù non mancano piatti a base di pesce di lago e l'atmosfera è decisamente meravigliosa. Vi lascio qui sotto il link per dare un'occhiata agli ambiente interni del ristorante e dell'hotel, nel caso in cui ancora non vi avessi convinti.
Altri due posticini che mi sento di consigliarvi per un ottimo pranzo o una cena si trovano entrambi a Blessagno, più in alto rispetto al lago: la Taverna Due Castagni offre due sale con camino accogliendo i clienti in quell'ambiente rustico tipico della montagna. Propone un menù improntato sulla cucina valtellinese con ricette come i pizzoccheri o gli sciatt; anche le proposte di carne non sono da meno considerando che provengono tutte da tagli di prima scelta. L'Agriturismo Le Radici sorge nel centro di un alpeggio a quota 1100 metri slm in un anfiteatro naturale che offre un'ottima vista sulle montagne circostanti. La struttura è stata realizzata nel 2012 con le pietre del vecchio rudere e travi in legno di castagno lavorate dagli artigiani del luogo. Il ristorante propone piatti tipici di montagna con prodotti stagionali che in parte provengono dall'azienda agricola di proprietà. All'Agriturismo Le Radici è necessaria la prenotazione: considerate che la location è raggiungibile dal centro di Blessagno soltanto tramite una mulattiera di 1 km percorribile solo mediante fuoristrada 4x4 oppure tramite un servizio navetta su richiesta e a pagamento. In alternativa è possibile arrivare a piedi (circa 1 h di cammino dalla funivia di Pigra imboccando il sentiero num 8 o con 20 min di cammino da Blessagno). Per chi volesse fermarsi a dormire sono disponibili 5 camere arredate in stile montano con bagno privato. Accanto all'agriturismo, presso l'azienda agricola, sono accolti bovini e caprini, in modo particolare le capre della Valle Verzasca, e anche dei lama con i quali nella stagione estiva è possibile fare delle simpatiche passeggiate.
Nei pressi della Panchina Gigante di Centro Valle d'Intelvi vi consiglio l'Osteria dell'Alpe a San Fedele e il Ristorante La Bolla a Castiglione d'Intelvi. Il loro ambiente richiama molto la baita di montagna senza contare che sono immersi nel verde della Valle d'Intelvi. Qui in inverno il piatto forte è sicuramente la polenta con diverse proposte a base di selvaggina e funghi.
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