Il Parco Regionale Spina Verde di Como

parco regionale spina verde como

La Lombardia è una regione ricca di parchi e di aree verdi, adatte per trascorrere una giornata a contatto con la natura. Se siete alla ricerca di una meta perfetta per una passeggiata nella natura, preparatevi a prendere appunti. In questo articolo vi parlo del Parco Regionale Spina Verde di Como, un'area collinare protetta della Lombardia che si estende a nord ovest di Como al confine con la Svizzera. Il Parco Spina Verde di Como offre tanti percorsi escursionistici segnati, adatti per adulti e bambini.

Abbiamo scoperto il Parco Regionale Spina Verde di Como per puro caso: eravamo alla ricerca di una meta lontana dal caos cittadino dove concederci una gita a spasso nella natura e questo parco si è rivelato una scoperta! Il Parco Regionale Spina Verde di Como si estende per una superficie di quasi 1200 ettari e ha tanto da offrire: prima di tutto molta natura con aspetti geologici e botanici di notevole importanza, un pò di archeologia, per la presenza di resti della Como preistorica, ed infine tanta storia grazie ai ritrovamenti del Castello Baradello e delle trincee della Linea Cardona risalenti alla Prima Guerra Mondiale. La zona è collinare, con una altimetria che varia da 216 a 610 metri slm nel punto più alto del parco: i sentieri quindi sono abbastanza semplici e con poca pendenza, adatti a tutti. 

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Il Parco Regionale Spina Verde di Como è facilmente raggiungibile a piedi, in bicicletta o in automobile. É possibile accedere al parco da diversi punti a seconda dei sentieri che si vogliono percorrere e della zona del che si vuole esplorare: noi abbiamo scelto di esplorare il Parco Regionale Spina Verde di Como partendo da Cavallasca, una frazione del comune di San Fermo della Battaglia in provincia di Como. Cavallasca dista soli 8 km (circa 20 min) dal centro di Como, quasi 23 km (circa 40 min) dal centro di Varese e 50 km (circa 1 h) da Milano. In prossimità dell'accesso al parco è presente un piccolo parcheggio sterrato con una dedica di posti auto gratuiti. Con le mappe qui sotto ↓ potete comprendere l'estensione del parco e scoprire il punto dove abbiamo iniziato il nostro trekking nel Parco Regionale Spina Verde di Como.

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Ad ogni ingresso è presente un pannello in legno con una grossa e completa mappa del parco dove trovate indicato il punto esatto dove vi trovate e tutti i sentieri e i principali luoghi di interesse. La rete di sentieri si sviluppa tra straordinari punti panoramici e di interesse naturalistico, storico e archeologico ma non mancano aree attrezzate per percorsi ginnici e per i picnic. É possibile esplorare il parco in autonomia come abbiamo fatto noi o prendendo parte ad una visita guidata prenotabile per piccoli gruppi in base alle disponibilità direttamente sul sito web del parco al seguente indirizzo https://www.spinaverde.it/. Presso la sede del parco (Via Carlo Imbonati 1, Cavallasca) è disponibile anche la carta escursionistica cartacea "Parchi senza confine" al costo di 4,90€; sempre sul sito è possibile scaricare la mappa tascabile del Parco Regionale Spina Verde di Como in formato pdf. Al seguente link invece sono disponibili i file gps con i sentieri del parco https://enteparco.spinaverde.it/spinaverde/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/26. Per la passeggiata nel parco vi consiglio di indossare scarponcini da trekking adatti e di portare sempre con voi dell'acqua. Per scoprire altri itinerari di viaggio perfetti per una domenica in compagnia sulle rive del Lago Maggiore, vi invito a leggere questo articolo Gite sul Lago Maggiore: 10 itinerari a piedi

Noi ci siamo mossi in autonomia all'interno del parco seguendo le indicazioni fornite sulle mappe. Vi informo però che sul portale di Civitatis vi è la possibilità di prenotare un tour escursionistico guidato del Parco Regionale Spina Verde in ITALANO della durata di 5-6 ore. In compagnia di una guida esperta si entrerà a contatto con la natura del parco ricevendo informazioni sulla storia delle fortificazioni della Linea Cadorna. Durante una sosta, la guida offrirà ai partecipanti uno spuntino a base di prodotti tipici comaschi da leccarsi i baffi. Vi lascio il link di riferimento per avere maggiori informazioni sugli orari e sui costi del tour guidato.

 

IL NOSTRO TREKKING

Come avrete capito, il Parco Regionale Spina Verde di Como è davvero ampio. Per la nostra prima passeggiata nel parco, abbiamo deciso di esplorare la zona di Monte Sasso e del suo Fortino partendo da Cavallasca e percorrendo in parte i sentieri numero 12, 7, 8 e 2. Il Monte Sasso è una piccola montagna situata al confine italo-svizzero che raggiunge i 610 metri di altitudine nel suo punto più alto. Il monte è ricco di natura con boschi di betulle, aceri, castagni, noci, ontani, e di storia per la presenza del Fortino di Monte Sasso, punto strategico della Linea Cadorna impiegato nel corso della Prima Guerra Mondiale. Pur essendo a inizio febbraio, la giornata era soleggiata e calda. Abbiamo camminato per circa 3 h, calcolando le soste fotografiche e panoramiche, e abbiamo percorso circa 7 km. Ora vi elenco le principali tappe che abbiamo toccato all'interno del Parco Regionale Spina Verde di Como:

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SORGENTE DEL FIUME SEVESO

Passeggiando nel bosco non lontano da Cavallasca lungo il sentiero numero 8, incontriamo presto la Sorgente del fiume Seveso. Il Seveso è un fiume italiano a carattere torrentizio lungo 52 km: scorre in Lombardia, attraversando le province di Como, Monza e Brianza e Milano. Nasce appunto a Cavallasca sul Monte Sasso a quota 490 metri slm e raggiunge il centro di Milano confluendo nel Naviglio della Martesana, la fine del suo corso. La fonte della sorgente è stata monumentalizzata negli anni '90 del secolo scorso dall'Associazione Alpini di Cavallasca e dall'Associazione Amici di Cavallasca. L'acqua limpida e fresca della sorgente del Seveso è l'ambiente ideale per il gambero di fiume autoctono, uno dei più grossi invertebrati d'acqua dolce presenti nel Parco Regionale Spina Verde di Como.

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Il Seveso è un fiume molto conosciuto nel milanese per le sue frequenti piene: nel 1954 il comune di Milano decise di realizzare un Canale Scolmatore a nord-ovest per proteggere Niguarda e i quartieri settentrionali. Infatti solitamente gli straripamenti del Seveso investono l'area metropolitana di Milano e la zona nord della città: si tratta di eventi controllati ma comunque frequenti (62 volte tra il 1976 e il 2000). Le due piene successive più devastanti sono state quella del 2010 che ha causato la chiusura di tre stazioni della metropolitana M3, della sospensione di alcune linee di tram e danni ai cantieri della nuova M5, e quella del 2014, quando l'allagamento è arrivato fino alla zona di Porta Nuova. Guardando la sorgente del Seveso, piccola e innocua, onestamente è difficile ipotizzare come quell'acqua possa arrivare a costituire un fiume distruttivo così temuto.

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TRINCEE LINEA CADORNA

Il valore storico conservato nel Parco Regionale Spina Verde di Como è legato alla presenza delle trincee della Linea Cadorna. La Linea Cadorna o, secondo una definizione più corretta, la Frontiera Nord è un complesso di opere di difesa permanenti posto a difesa della Pianura Padana e dei suoi principali poli economici e produttivi di Milano, Torino e Brescia. Si estende infatti dalle valli Ossolane ai passi Orobici e venne realizzata tra il 1915 e il 1918 con lo scopo di proteggere l'Italia da un possibile attacco nemico proveniente da oltralpe per opera di Francia, Germania e Impero Austro-Ungarico. Le regioni italiane attraverso le quali si estende la Linea Cadorna sono Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia.

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Nella provincia di Como le trincee della Linea Cadorna impiegate nel corso della Prima Guerra Mondiale sono distribuite nel territorio facente parte oggi del Parco Regionale Spina Verde di Como. Il sistema di fortificazioni è concentrato attorno al Monte Sasso e culmina a livello strategico in quello che viene chiamato Fortino del Monte Sasso di cui vi parlo più avanti. Tutto il complesso faceva parte del settore Ceresio-Lario; comprendeva un sistema militare costituito da trincee e cunicoli scavati nella roccia e nel sottosuolo, destinati all'appostamento dei soldati e delle loro armi. Non mancavano grotte per il deposito delle armi, trincee per il posizionamento delle mitragliatrici e buie gallerie sotterranee. Il tutto era protetto ai tempi da un reticolo di filo spinato, doppio o triplo a seconda della zona da proteggere. Le trincee oggi visibili presso la Sorgente del Seveso e il Monte Olimpino sono state sottoposte a diversi interventi di valorizzazione e messa in sicurezza per le visite dei turisti. Sono infatti aperte e accessibili ma è consigliabile prestare sempre molta attenzione: si tratta comunque di costruzioni militari molto antiche.

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PONTE TIBETANO

Imboccando il sentiero numero 12 da Maiocca, si incontra presto un pittoresco ponte tibetano. Non immaginatevi un ponte a strapiombo nel vuoto...nulla di tutto ciò! Il ponte è piccolo e collega due porzioni del bosco, ma il divertimento è sempre assicurato. Inoltre si mimetizza molto bene tra i colori del bosco! Come ogni ponte tibetano, vi assicuro che traballa parecchio. Poco dopo il ponte tibetano si raggiunge uno spiazzo e sulla sinistra si trovano due panchine in legno in prossimità di un piccolo belvedere affacciato su Chiasso. Qui è possibile concedersi una breve sosta.

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SCALA DEL PARADISO

Lungo il sentiero numero 12, poco prima di imboccare la deviazione per il ponte tibetano, è possibile raggiungere la Scala Paradiso. La scala, composta da 936 scalini, collega Ponte Chiasso con il Sasso di Cavallasca. Venne costruita alla fine dell'Ottocento per favorire il controllo del confine da parte della Guardia di Finanza. Tuttavia è diventata poi paradossalmente uno strumento a servizio di chi contrabbandava in modo illecito beni di diverso genere tra la Svizzera e l'Italia negli anno 50-70 del secolo scorso.

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FORTINO DI MONTE SASSO

Il Fortino di Monte Sasso è uno dei punti di maggiore interesse storico presenti all'interno del Parco Regionale Spina Verde di Como. Sorge in una posizione strategica rispetto all'intero comparto di trincee e fortificazioni realizzato nel 1917 sulla collina e comprende diversi siti, 13 per l'esattezza, indicati e descritti in modo preciso da diversi pannelli. Il tempo medio di percorrenza di tutto il sito è di circa 45 min. Noi abbiamo visitato solo alcuni di questi luoghi, partendo dalla galleria centrale a forma di "U" scavata nella roccia e chiamata "ricovero" in quanto utilizzata come deposito di armi e viveri e luogo di riposo per i militari. La galleria è costruita a rovescio nella montagna al fine di evitare il danneggiamento in un possibile assalto nemico. Questa galleria, che corrisponde al punto 1 del percorso, è circondata per 360° da un sistema complesso di trincee, camminamenti e postazioni di combattimento. I camminamenti sono i passaggi più angusti, di altezza superiore rispetto alle normali trincee ed in alcuni casi dotati di copertura. Sono prevalentemente scavati nella roccia o realizzati con copertura cementizia; alcuni presentano anche una pavimentazione in acciottolato. La loro funzione è di permettere il passaggio sotto il fuoco nemico da una trincea all'altra, il raggiungimento in sicurezza delle postazioni per armi automatiche, il ricovero dei soldati nei momenti di pausa o di eventuali feriti ed il trasporto a destinazione dei rifornimenti. Nel complesso del Fortino di Monte Sasso rientrano anche un vascone e un abbeveratoio, ancora oggi visibili. L'abbeveratoio non è altro che una fontana ad angolo retto costruita nel 1917 scavando il fianco collinare a lato di un ruscello. Una vasca serviva per attingere acqua e l'altra per il lavaggio.

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PIN UMBRELA

Superato il Fortino di Monte Sasso, vi consiglio di proseguire sul sentiero numero 7 raggiungere Pin Umbrela, una bellissima balconata panoramica affacciata su Como e sul ramo occidentale del lago. La vista è straordinaria anche se nei mesi invernali la balconata rimane all'ombra. É presente un balcone in ferro affacciato sul panorama, alcune sedie scavate in tronchi di legno proprio a ridosso della balconata e un'area picinic con panche e tavoli nella zona più retrostante tra gli alberi.

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BALCONE PANORAMICO

Come ultima tappa dopo Pin Umbrela, ci siamo fermati al balcone panoramico di Monte Sasso poco dopo il punto più alto del monte sempre lungo il sentiero numero 7. Si trova una bellissima balconata panoramica affacciata però sulla Pianura Padana. Nelle giornate più limpide e terse è possibile vedere persino i grattacieli del centro di Milano.

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CASTELLO BARADELLO

Le tappe che vi ho elencato qui sopra sono esattamente quelle che abbiamo toccato noi durante il nostro primo trekking alla scoperta del Parco Regionale Spina Verde di Como. Tuttavia, data l'estensione del parco, ci sono molti altri luoghi importanti dal punto di vista storico e naturalistico che meritano di essere visti. Ne sono un esempio diverse aree archeologiche (il roccione di Pianvalle e di Prestino, il Sasso della Strega e il Sasso delle Cento Coppelle, la Camera Grande o la Fonte della Mojenca), la Croce di Sant'Eutichio, l'area umida di Parè, il Santuario dell'Assunta di Drezzo o il Castello Baradello. Quest'ultimo merita di essere citato in questo articolo in quanto simbolo ed emblema del Parco Regionale Spina Verde di Como. Il Castello Baradello è una fortificazione che sorge su di un colle a 430 metri slm, dal quale si gode una meravigliosa vista panoramica sulla città di Como, sulle Alpi e sulla Pianura Padana. Data la sua posizione, è stato più volte utilizzato a livello strategico per il controllo del territorio circostante; non a caso il termine Baradello deriva dal vocabolo celtico "barrus" che sta ad indicare un luogo elevato. É composto da un massiccio torrione romanico a base quadrata, ben visibile per chi giunge da Como, risalente al VI secolo. La parte più bassa tocca i 19,50 metri e poggia le fondazioni sulla roccia; anticamente era adornata da merli di tipo guelfo. La parte più alta è quella più recente, alta 8 metri e anticamente merlata con merli di tipo ghibellino. L'altezza complessiva della torre era di 28 metri. Dell'antica imponenza oggi manca solo la merlatura.

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Il Castello Baradello è stato recentemente ristrutturato ed è oggi aperto al pubblico per delle visite guidate su prenotazione e a pagamento. La visita è possibile quasi esclusivamente il sabato e la domenica e nei festivi, mentre in settimana il castello resta chiuso salvo eventi particolari in programma. La visita è possibile solo con un tour guidato (IT/EN) della durata di 40 min con partenza ogni ora dalle 9.00 alle 18.00. Il prezzo del biglietto è di 7€ per gli adulti e 4€ per i bambini dai 6 ai 14 anni. É consigliabile prenotare il tour online sulla piattaforma dedicata al seguente indirizzo. Come potete notare, sono tante le attività proposte al Castello Baradello perfette per adulti e bambini! Oltre all'ingresso con visita guidata, è possibile prendere parte ad una visita guidata con possibilità di cena in baita nel bosco (evento organizzato di venerdì),  ad una visita in notturna o ad una seduta di yoga al castello. Per i bambini è disponibile l'evento Castello Magico, una serie di laboratori educativi nella cornice del castello (mentre i bambini si divertono con il laboratorio, i genitori potranno godersi la visita guidata). Per le date degli eventi, vi invito a visitare il sito dedicato indicato sopra.

Se siete un piccolo gruppo fino a 10 persone, al sabato e alla domenica nel periodo primaverile-estivo, tramite il portale di Civitatis è possibile prenotare una visita guidata di gruppo in ITALIANO della durata di 2 h al costo di 120€/150€ a gruppo (da 1 a 10 persone). Il punto di ritrovo è nel piazzale Camerlata, da dove si raggiunge a piedi il Castello Baradello. Vi lascio qui il link dell'attività sul portale di Civitatis per conoscere disponibilità e modalità di cancellazione.

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