Gite sul Lago Maggiore: 10 itinerari a piedi
In questi ultimi anni sono andata a caccia di percorsi, passeggiate e sentieri escursionistici nei dintorni di casa, sul Lago Maggiore. Ho trovato molte gite sul Lago Maggiore, perfette per una domenica in compagnia in Lombardia. Ho pensato di raccogliere in questo articolo 10 gite sul Lago Maggiore: 10 itinerari a piedi perfetti per organizzare una giornata immersi nella natura in Lombardia, nella provincia di Varese, sul Lago Maggiore. Non vi resta che scegliere la vostra gita in Lombardia preferita!
Ho pensato di inserire tra i 10 itinerari a piedi delle gite sul Lago Maggiore di ogni tipo, alcune più semplici, altre più impegnative; sono sicura che tutte queste proposte sapranno regalarvi una bellissima gita domenicale nella natura. Il denominatore comune è il Lago Maggiore: tutti questi itinerari a piedi offrono scorci panoramici straordinari e vi permetteranno di conoscere luoghi pochi conosciuti della Lombardia. Quello che vi consiglio sempre è di indossare scarpe adeguate per il cammino, meglio se da trekking, anche nella stagione estiva quando, invogliati magari dalle calde temperature, si prediligono scarpe aperte o sandali. La calzatura adeguata garantisce sempre una buona tenuta sul terreno, garantendo una camminata sicura. Soprattutto in estate portatevi sempre tanta acqua e qualche spuntino. Abbiate sempre cura e rispetto dell'ambiente che vi circonda: non raccogliete i fiori e portate sempre a valle la vostra immondizia. Ed ora scopriamo insieme le 10 gite a piedi sul Lago Maggiore!
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SENTIERO DELLE SCULTURE - COCQUIO TREVISAGO
GIRO DEL SOLE E DELLA LUNA - AGRA
LE CASCATE DI FERRERA - FERRERA
IL SASSO DEL FERRO - LAVENO MOMBELLO
PASSEGGIATA DELL'AMORE - ISPRA
1. SENTIERO DELLE SCULTURE - COCQUIO TREVISAGO
Il SENTIERO DELLE SCULTURE è un semplice percorso all'interno del Parco Regionale Campo dei Fiori caratterizzato dalla presenza di sculture in legno: sembra di essere in un bosco incantato! É molto amato da adulti e bambini. La partenza è dalla frazione di Cerro di Caldana del comune di Cocquio Trevisago in provincia di Varese. Con la SP39 si raggiunge la frazione di Caldana, si supera il centro del paese per poi imboccare Via Roncaccio che conduce a Cerro. Nel piccolo abitato di Cerro è possibile lasciare la macchina in un'area gratuita adibita a parcheggio nei pressi della chiesetta in sasso. Dalla chiesetta sono ben visibili le indicazioni che vi condurranno presto in un bosco di faggi, betulle e castagni lungo il Sentiero delle Sculture, indicato con il numero 17. Basta solo una mezz'oretta per scovare tutte le sculture presenti realizzate nel 2016 dall'artista Sergio Terni di Cocquio Trevisago: uno scoiattolo, un ragno, una vipera, un gufo, una strega, un elfo tutti realizzati con lo scalpello a partire da tronchi di castagni morti trovati lungo il sentiero.
Dal Sentiero delle Sculture si diramano poi altri percorsi escursionistici indicati che vi permetteranno di allungare la passeggiata per raggiungere Orino, Caldana, Velate o il Forte di Orino (ve ne parlo al punto 8). Se volete maggiori informazioni sul Sentiero delle Sculture vi rimando a questo articolo Il sentiero delle sculture nel Parco Campo dei Fiori. Come potete vedere dalla foto qui sotto, Cerro di Caldana si trova a pochi km dalle rive dal Lago Maggiore: in 13km si raggiunge Laveno Mombello, in 15km si arriva nel centro di Varese, mentre in 8km si raggiunge Gavirate sul Lago di Varese.
2. GIRO DEL SOLE E DELLA LUNA - AGRA
Il GIRO DEL SOLE E DELLA LUNA è un percorso ciclopedonale ad anello con partenza da Agra, un piccolo comune lombardo della provincia di Varese a pochi km dal confine con la Svizzera. Agra sorge a 650 metri di altitudine, a ridosso del Monte Lema e si affaccia sulla porzione più settentrionale del Lago Maggiore. Per raggiungere Agra bisogna arrivare fino a Colmegna attraverso la SS394, la strada che costeggia tutta la sponda lombarda del Lago Maggiore. Da Colmegna, sono necessari altri 4 km di strada a tornanti per raggiungere Agra. Nella grossa piazza di Agra antistante il Parco Daini e la Chiesa di Sant'Eusebio ci sono molti parcheggi auto disponibili gratuitamente. Il giro del Sole e della Luna si possono effettuare anche in maniera separata oppure in modo unito e completo: in entrambi i casi la partenza e l'arrivo sono sempre nel centro di Agra. Il percorso inizia su strada asfaltata e una volta lasciato il paese ci si addentra nel bosco su un sentiero ampio e ben battuto.
Il Giro del Sole è la passeggiata tradizionale che si snoda attorno al colle dei Ronchetti, mentre il Giro della Luna è un piacevole sentiero nei boschi intorno alla collina del Bedorè. Il sentiero è ben indicato con l'immagine del Sole e della Luna e porta il numero 154. La lunghezza totale del percorso è di 5 km per un dislivello di circa 160 metri (direi che si mantiene abbastanza in piano). La parte più semplice e più panoramica è sicuramente il giro del Sole. Offre diverse balconate panoramiche che regalano una vista panoramica mozzafiato sul Lago Maggiore e sulla catena montuosa delle Alpi. Questo tratto del sentiero è baciato dal sole, mentre il giro della Luna rimane più in ombra e non offre affacci panoramici sul lago.
3. LE CASCATE DI FERRERA - FERRERA
Questo itinerario porta alla scoperta delle CASCATE DI FERRERA, delle piccole cascate poco conosciute in provincia di Varese generate dai numerosi salti compiuti dal Torrente Margorabbia, un fiume che nasce nella Valganna centrale, attraversa la Valcuvia passando per Cunardo e Ferrera, per poi gettarsi nel Fiume Tresa pochi metri prima del Lago Maggiore. Il punto di partenza di questo itinerario è Ferrera di Varese, un piccolo comune di 700 abitanti che non va certo confuso con la città emiliana ben più nota di Ferrara. Ferrera si trova a soli 2km da Cunardo e a 4km da Ghirla e dall'omonimo laghetto; è raggiungibile in due modi: tramite la SS233 da Ponte Tresa o tramite la SS394 da Luino o da Cittiglio a seconda di dove si arriva. É possibile parcheggiare l'automobile nei pochi parcheggi gratuiti disponibili nel centro del paese vicino all'asilo. Occorre poi dirigersi verso la Chiesa Santa Maria Maddalena di Ferrera nei pressi della quale parte un sentiero ciclopedonale ben segnalato che conduce alle cascate. Il percorso è semplice, sterrato, in mezzo ai boschi, e le cascate da vedere sono diverse anche se la più bella e più ricercata è la Cascata Fermona dove il fiume compie un salto di ben 30 metri. Per raggiungere le cascate di basterà una passeggiata tranquilla di mezz'ora ma potrete fermarvi lungo il fiume per una pausa rilassante con i piedi a bagno nell'acqua.
Vi avviso già con anticipo dicendovi che il sentiero che conduce alla cascata principale, chiamata Cascata Fermona, è chiuso da agosto del 2020 a seguito di un'alluvione che ha distrutto il percorso, rendendolo sconnesso, privo di protezioni e quindi pericoloso. Il comune di Ferrera ha emesso un'ordinanza che ha imposto la chiusura del sentiero ed in seguito ha avviato i lavori di messa in sicurezza che ad oggi purtroppo non si sono ancora conclusi. Per cui è necessario attendere la riapertura. Vi ricordo che, per ammirare le cascate di Ferrera al pieno della loro energia e della loro portata d'acqua, il periodo migliore è sicuramente la primavera e l'estate. Per avere maggiori informazioni sul sentiero che conduce alle cascate di Ferrera vi rimando a questo articolo Le cascate di Ferrera di Varese.
4. I MULINI DI PIERO - CURIGLIA
La passeggiata ai MULINI DI PIERO è una soluzione che abbiamo spesso scelto per riempire le nostre domeniche primaverili con una divertente gita in Lombardia; purtroppo non ho ancora dedicato ai Mulini di Piero un articolo sul blog e spero davvero di poter rimediare quanto prima. Piero è una frazione del comune di Curiglia con Monteviasco, in provincia di Varese. Si trova 2km dopo Curiglia. É una piccola località abbarbicata sulle pendici del massiccio del Monte Lema, tra stradine tortuose di sassi, mulattiere e gradini in pietra: è capace di offrire un'atmosfera d'altri tempi, immersa ancora oggi in un silenzio irreale. I mulini di Piero risalgono ai tempi in cui si macinava il grano con le pietre sfruttando la forza dell'acqua, in tal caso data dal fiume Giona che scorre nelle vicinanze dei mulini. Sono stati costruiti in pietra e legno locale e sono immersi nella natura poco fuori dal centro del paese, dove vivono quei pochi contadini che nelle loro piccole aziende agricole allevano capre e lavorano formaggi caprini. Non a caso, passeggiando tra i mulini di Piero, si possono incontrare capre e mucche al pascolo. I mulini purtroppo sono stati abbandonati ormai da tempo per inutilizzo, ma sul finire degli anni '90 sono stati ristrutturati. Il luogo è ora pulito e ben tenuto, anche se rimangono al momento ancora chiusi e inattivi: sono circondati da un grosso prato affacciato sul fiume dove è possibile fermarsi per un pic-nic. Se l'acqua non è troppo fredda è possibile farei un tuffo nel torrente o se preferite passeggiare vi sono tanti sentieri che si diramano nella zona, il primo fra tutti la mulattiera che conduce a Monteviasco (il dislivello non è da poco!). É presente anche una funivia che collega Curiglia a Monteviasco ma è chiusa da parecchi anni in seguito ad un incidente tecnico; si spera che venga presso messa in sicurezza e riaperta al pubblico, altrimenti Monteviasco rischia di essere dimenticato, poichè raggiungibile solo a piedi.
Per arrivare a Piero, bisogna prima di tutto risalire la sponda lombarda del Lago Maggiore attraverso la SS394 fino a Luino. A Luino bisogna lasciare il lago alle proprie spalle e prendere la SP6 per Dumenza. Da Dumenza basta prendere per Curiglia, superarne il centro abitato e seguire le indicazioni per la funivia di Monteviasco e i Mulini di Piero. Dopo alcuni tornanti, si raggiunge un ampio parcheggio in parte gratuito ed in parte a pagamento che segna la fine della strada asfaltata. Il parcheggio serve anche la stazione della funivia per Monteviasco, ora chiusa. Da Luino ci vogliono circa 30 minuti per percorrere i 18km di tornanti fino al parcheggio. Dal parcheggio in meno di 5 minuti di passeggiata lungo il sentiero si raggiungono i mulini di Piero; prima occorre però attraversare il fiume Giona... sarà molto divertente!
5. IL LAGO DELIO - MACCAGNO
Il LAGO DELIO è un piccolo specchio d’acqua che rientra nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca in provincia di Varese. Maccagno è uno degli ultimi comuni lombardi prima del confine con la Svizzera, affacciato sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Il Lago Delio si trova ad un'altitudine di 930 metri slm e ha una superficie di 0,485 km². L'origine del lago è di escavazione glaciale, tuttavia l'intervento umano con la successiva costruzione di due dighe di contenimento, una a nord e una a sud, ha cambiato di molto l'aspetto originario del lago. Il Lago Delio rappresenta una meta ideale per una tranquilla gita fuoriporta in Lombardia soprattutto nel periodo estivo: offre la possibilità di fare una passeggiata a piedi molto semplice. Non esiste un sentiero che permette di fare un giro completo intorno al lago, tuttavia dal Lago Delio partono molti itinerari escursionistici di diversa difficoltà. Il lago non è balneabile; le acque del lago vengono utilizzate per la produzione di energia elettrica grazie ad una centrale che ne modifica continuamente il livello. Ecco perchè, se vi appostate nei pressi della riva, fate sempre molta attenzione alle variazioni del livello dell'acqua che solitamente vengono preannunciate da una sirena.
Per raggiungere il Lago Delio è necessario risalire la sponda lombarda del Lago Maggiore fino a Maccagno sempre attraverso la strada costiera SS394. Una volta arrivati a Maccagno, si imbocca la SP5 seguendo le le indicazioni per il lago e in 25 minuti di strada asfaltata (circa 11km di tornanti in salita) si arriva in corrispondenza della porzione più meridionale del lago. In questa zona è consigliabile lasciare l'automobile nell'ampio parcheggio auto gratuito disponibile. Dal parcheggio si raggiunge a piedi la diga sud del lago in corrispondenza della quale si trovano una pineta con un’area picnic attrezzata con delle griglie ed un campo per il tiro al volo. Dalla diga sud è possibile raggiungere a piedi la diga nord attraverso la prosecuzione della strada asfaltata aperta anche alle automobili. Nei pressi della diga nord, è possibile addentrarsi nel bosco o raggiungere l'Albergo Ristorante Diana affacciato sul Lago Maggiore.
6. L'OASI BRUSCHERA - ANGERA
L'OASI BRUSCHERA è un area protetta di circa 400 ettari che si trova sulla sponda del Lago Maggiore e che è stata istituita nel luglio 1998 dalla Regione Lombardia. Rientra nel comune di Angera, un borgo rivierasco della parte meridionale del Lago Maggiore, noto per la Rocca Borromea (se siete curiosi di scoprire meglio la Rocca Borromea di Angera, potete leggere questo articolo Rocca di Angera sul Lago Maggiore che contiene info su orari e costi), e rappresenta il sito numero 32 del Museo Diffuso di Angera. Rappresenta un luogo ideale per una gita in famiglia sul Lago Maggiore in mezzo alla natura. L'oasi rappresenta infatti uno degli ultimi esempi di foresta allagata della Lombardia. Conserva diverse specie arboree come ontani neri, salici bianchi e canneti con ninfee bianche e rappresenta l'habitat naturale per il germano reale, lo svasso, la gallinella d'acqua, il martin pescatore e l'airone cenerino. L’area comprende anche l’Isolino Partegora, sul quale è presente, da alcuni anni, una colonia di cormorani. L'Oasi Bruschera di Angera è aperta e visitabile gratuitamente tutto l'anno e tanti sono i percorsi a piedi o in bicicletta segnalati.
Angera si trova 13 km a nord dall'uscita Sesto Calende-Vergiate dell'autostrada A8. L'Oasi Bruschera si trova di fronte al centro abitato di Angera. Gli ingressi sono tre: uno da Via Arena, dove è presente un ampio parcheggio gratuito per le auto, e due da Via Bruschera, nei pressi di un depuratore consortile. Una parte di questo impianto è un fitodepuratore che ha le parvenze di uno stagno con un’alta concentrazione di sostanze organiche particolarmente nutrienti per la fauna acquatica. Accanto a questo impianto sorge un capanno per il birdwatching: appostandosi con pazienza e silenzio sarà possibile osservare gli uccelli più timidi e paurosi. Tra le particolarità legate all'Oasi Bruschera vi posso raccontare che in un punto non ben identificato dell’area naturalistica, tra la palude e il lago, nel 1776 durante una gita in barca, lo scienziato Alessandro Volta, scoprì ''aria infiammabile nativa delle paludi", che altro non è che il metano. Terminata la vostra escursione all'interno dell'Oasi Bruschera, potrete sempre spostarvi sul lungolago di Angera, parcheggiare l'automobile (nel centro di Angera i parcheggi purtroppo sono a pagamento in estate) e concedervi un gelato, un'aperitivo o semplicemente una passeggiata, ammirando l'Oasi Bruschera e l'Isolino Partegora da un'altra prospettiva. Siamo stati in visita per la prima volta all'Oasi Bruschera in occasione di una gita organizzata dall'Ufficio del Turismo del Comune di Angera: tante sono le iniziative proposte per questo motivo vi lascio il link dell'articolo Tour Benessere nel Museo Diffuso di Angera per maggiori informazioni a riguardo.
7. I PIZZONI - LAVENO MOMBELLO
I PIZZONI DI LAVENO sono tre cime, collegate tra loro da una boscosa cresta, che si trovano alle spalle di Laveno Mombello e dominano tutta la parte centrale del Lago Maggiore. Il sentiero che permette di raggiungere i Pizzoni di Laveno parte da Vararo, in località Casere a 750 metri slm, la stessa località da dove parte il sentiero per raggiungere la vetta del Sasso del Ferro di cui vi parlo al punto 8. Raggiungere Vararo è molto semplice: basta arrivare fino a Cittiglio e poi imboccare la SP8 per altri 6km di tornanti nel bosco: prima del cimitero di Vararo, svoltando a destra si imbocca Via della Fontana dove si trova un parcheggio auto gratuito. Non poco lontano dal parcheggio troverete la segnaletica del percorso che vi porta ai Pizzoni: la strada è prima asfaltata e poi sterrata in un bosco di castagni e faggi fino al passo Barbé, primo punto panoramico lungo il percorso a quota 874 metri slm. Già ad est del passo Barbé si possono riconoscere le tre singole alture che rappresentano i Pizzoni di Laveno in corrispondenza delle quali sono presenti altrettante terrazze panoramiche naturali rispettivamente a quota 986, 1018 e 1035 metri slm.
Dal passo Barbè ha inizio la parte più impegnativa: bisogna arrampicarsi fino ad arrivare al cospetto di una grossa croce. É necessaria un'oretta di cammino. La croce indica l'arrivo ai Pizzoni. La vista sul Lago Maggiore è straordinaria! Continuando in cresta si arriva in cima al Monte La Teggia (1106 m) per poi scendere al Passo del Cuvignone (1036 m). Dopo circa 200 metri dall’inizio della discesa si imbocca la stradina chiusa da una sbarra. Da qui si risale per raggiungere la cima del Monte Nudo a quota 1235 metri, la cima più alta e panoramica della zona. Dal Monte Nudo è possibile riprendere il percorso di andata per tornare a Vararo. Il percorso completo ad anello è mediamente impegnativo e necessita almeno di 4 h di cammino, con un dislivello di 300-400 metri circa. Potete percorrerlo interamente oppure fermarvi ai Pizzoni per un pic-nic e poi tornare indietro come abbiamo fatto noi (il racconto completo della nostra passeggiata lo trovate in questo articolo Trekking ai Pizzoni di Laveno che risale ad alcuni anni fa. Dovremmo ritornarci!).
8. IL FORTE DI ORINO - VARESE
Dal FORTE DI ORINO di Varese la vista panoramica è fantastica: la soluzione perfetta per una gita in Lombardia. Il Forte di Orino si trova ad una altezza di 1139 metri slm all'interno del Parco Regionale Campo dei Fiori: diversi sono i sentieri per raggiungerlo: è possibile proseguire dal Sentiero delle Sculture di Cocquio (indicato al punto 1) oppure percorrere un sentiero più semplice e tranquillo che parte direttamente dal Sacro Monte di Varese, a 12 km dal centro di Varese. É consigliabile parcheggiare l'automobile all'Osteria Irma, raggiungibile facilmente con il navigatore (il parcheggio tuttavia è piccolo e affollato di domenica). Dall'Osteria Irma si imbocca la strada asfaltata che sale al Campo dei Fiori: dopo circa 300 metri si raggiunge il Piazzale Belvedere, ottimo punto panoramico a 1120 metri slm, in prossimità del quale si dirama la strada diretta all'Osservatorio Astronomico Schiapparelli di Varese. Tralasciando la via che conduce all'Osservatorio, basta seguire le indicazioni per il Forte di Orino lungo il sentiero 301 (anche chiamato 1) da qui sterrato: con 4 km di camminata con un dislivello di 100 metri, si raggiunge Punta Orino con un'oretta di cammino. Il sentiero, adatto a tutti, passa all'interno dell'abetaia colpita ad inizio 2020 da una violenta bufera di vento.
Il Forte di Orino si trova proprio su una delle cime del Campo dei Fiori, a quota 1.139 metri slm: è uno dei capisaldi della Linea Cadorna, un sistema di fortificazioni realizzate durante la Prima Guerra Mondiale per prevenire invasioni austro-tedesche attraverso la Svizzera neutrale. Per gli escursionisti più esperti, al Piazzale Belvedere c’è la possibilità di fare una deviazione più impegnativa imboccando il sentiero 307 che passa sul versante nord della montagna e arriva fino a Punta di Mezzo, la vetta del Campo dei Fiori. Raggiunta la vetta, è possibile scendere fino ad intercettare il sentiero 301 oppure continuare con un sentiero di cresta adatto solo ad escursionisti esperti.
9. IL SASSO DEL FERRO - LAVENO MOMBELLO
Il SASSO DEL FERRO è una montagna che tocca i 1062 metri slm affacciata sulla sponda lombarda del Lago Maggiore immediatamente sopra Laveno Mombello. Rientra nella catena montuosa delle Prealpi lombarde ed offre molti sentieri escursionistici e ciclopedonali ideali per organizzare una gita in Lombardia a pochi passi dal Lago Maggiore. Dalla cima del monte Sasso del Ferro si gode una straordinaria vista sul Parco Regionale Campo dei Fiori, sul Lago Maggiore e sulla catena montuosa delle Alpi. In prossimità della vetta, in località Poggio Sant'Elsa, si trova una terrazza panoramica con un albergo, un ristorante e un bar. Vi sono diversi modi per raggiungere Poggio Sant'Elsa: a piedi o con la cestovia. La cestovia è una funivia biposto costituita da cesti di colore verde militare, alcuni aperti e altri chiusi, che in 20 minuti collegano Laveno Mombello a Poggio Sant'Elsa. Il punto di partenza in tal caso è Laveno Mombello, celebre borgo rivierasco del Lago Maggiore in provincia di Varese. Superato il centro del paese, non lontano dalla Chiesa di Sant'Ambrogio si trova il parcheggio auto gratuito riservato ai clienti della cestovia. Considerate che il primo impianto è stato realizzato nel 1963 e ancora oggi è molto ricercata a livello turistico soprattutto in estate! La salita/discesa in cestovia è la soluzione ideale per chi non ha voglia di fare troppa fatica per raggiungere a piedi la vetta del Sasso del Ferro di Laveno.
L'alternativa alla cestovia è ovviamente muoversi a piedi con una passeggiata di medio livello nei boschi. I sentieri disponibili sono diversi a seconda del punto di partenza che può essere Laveno Mombello, come per la cestovia, o Casere, piccola località di Laveno Mombello situata a 750 metri slm raggiungibile da Cittiglio e Vararo. Partendo da Laveno Mombello è possibile scegliere tra due percorsi: uno più impegnativo di 3,5 km che segue la traiettoria della cestovia con un sentiero molto ripido lungo il quale viene organizzata una Vertical Trail Running e uno più docile che da Laveno conduce prima a Casere in 4,5 km con un dislivello di 540 metri e poi alla vetta. Partendo direttamente da Casere, dove è possibile lasciare la macchina un prossimità del ristorante "La Gigliola", è possibile accorciare di non poco il percorso e raggiungere il Sasso del Ferro con un percorso di 2 km e un dislivello di 300 metri. Lascio a voi la scelta del sentiero! Una cosa è certa, la vista che si apre sulla cima vi appagherà di ogni fatica. Vi lascio il link all'articolo che ho dedicato alla nostra passeggiata al Sasso del Ferro di Laveno così avrete maggiori dettagli sul percorso.
10. PASSEGGIATA DELL'AMORE - ISPRA
Da ultimo ho lasciato una passeggiata tranquilla in riva al Lago Maggiore, pensata proprio per una gita domenicale da concludere con un aperitivo in compagnia di amici. Questo è l'unico caso in cui gli scarponcini da trekking non sono fondamentali ma sempre consigliati: anzi vi consiglio di mettere nello zaino anche infradito e costume così siete liberi di rinfrescarvi con un tuffo in acqua. La PASSEGGIATA DELL'AMORE si trova a Ispra, un comune lombardo tra Angera e Monvalle, affacciato sul ramo meridionale del Lago Maggiore; Ispra è nota a livello turistico per le sue spiagge e il suo lungolago. Molti sono i parcheggi disponibili a Ispra, purtroppo a pagamento nel periodo estivo: si trovano accanto al Mausoleo di Castelbarco, sul lungolago o a lato della lunga discesa di Via Verbano che conduce al lungolago. Sul lungolago, di fronte al molo di attracco dei battelli della Navigazione Laghi, ci sono circa 20 posti auto, ovviamente i più gettonati, mentre davanti alla spiaggia di Ispra, alla destra del porticciolo delle barche ci sono i parcheggi gratuiti per le moto. Sul lungolago sono presenti anche due bar con tavolini all'aperto affacciati sul lago: il Caffè Vespucci e il Caffè del Lago, perfetti per un aperitivo a fine giornata.
Tutto il lungolago di Ispra, dalla Tenuta La Quassa fino alle Fornaci, offre spazio per una piacevole passeggiata a pochi metri dalla riva. Non mancano scorci pittoreschi sul lago e sulle Alpi, senza contare che Ispra è sicuramente il luogo migliore dove poter ammirare i tramonti più belli sul Lago Maggiore per quasi tutto l'anno. Oltre alla spiaggia, c'è un'area giochi per bambini, ci sono molti angolini di prato e alcune panchine dove concedersi un pic-nic o una pausa rilassante. Dal piccolo porticciolo alla base della discesona che porta al lungolago, andando verso nord, ha inizio la Passeggiata dell'Amore, un percorso che costeggia una spiaggia di sabbia, una darsena ottocentesca e delle fornaci retrò. Si ripercorrono tratti di roccia spianata alternati a ghiaietto, asfalto e passerelle in metallo: un sentiero accidentato ma tutto in piano, non adatto a carrozzine e biciclette, ma bello da fare a piedi in compagnia. Occorre fare attenzione lungo il tragitto perchè non tutti i tratti di percorso sono protetti, per cui i bambini devo essere accompagnati e seguiti dai genitori. La Passeggiata dell'Amore non è fatta solo di panorami ma anche di poesia: sul muretto all'inizio del percorso, si trovano delle piastrelle con delle poesie, scelte mediante un concorso letterario bandito dal Comune di Ispra e dedicato a Mario Berrini, un pittore italiano molto noto ad Alassio. Il soggetto delle poesie è ovviamente l'Amore e il concorso, avviato nel 2007, viene indetto praticamente ogni anno. Quindi può essere che le piastrelle siano destinate ad aumentare. La passeggiata dell'Amore può essere inserita all'interno di un percorso escursionistico più ampio come per esempio l'Anello delle Fornaci di Ispra, lungo circa 7 km con partenza e arrivo sul lungolago di Ispra (in tal caso gli scarponcini da trekking sono importanti perchè si attraversa un tratto di bosco).
Oltre a questi itinerari a piedi, tante sono le cose da fare e da vedere sul Lago Maggiore. Vi lascio qui l'articolo dedicato a Cosa vedere sul Lago Maggiore. Se questo articolo vi è piaciuto o vi è stato utile, potete mandarmi un feedback per email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., lasciarmi un commento attraverso l'apposito box qui sotto o condividere l'articolo sulle vostre pagine social tramite i bottoni presenti a fondo pagina (magari a qualche vostro amico/a potrebbe essere utile). Vi ringrazio moltissimo!